La pagella delle uscite settimanali

6 a Come il mare di Vale Lambo. È molto strano vedere un artista della scena rap dare al proprio disco un titolo del genere, Come il mare, un titolo che in un certo senso dona una sensazione di pace, tranquillità, ma il mare sa essere sia dolce e calmo, che burrascoso. E sono proprio queste due caratteristiche del mare che ritroviamo nel disco di Vale Lambo. Un disco che non è per niente male, sia chiaro, ma che non è in grado di tenerti incollato dalla prima all’ultima traccia, un po’ come quando guardi un film, ti distrai e fai altre dieci cose. I featuring sono abbastanza scontati, sarebbe stato molto più interessante sentire Vale Lambo confrontarsi con altri colleghi ed è lasciato troppo spazio all’amore, nonostante il brano con Carl Brave, il più romantico del disco, sia decisamente ben fatto.



6 a Rap is back di Jamil. Già dai singoli che hanno anticipato l’uscita del disco, Vengo dalla strada e Rap is back, si era capito quale sarebbe stato l’andazzo. L’album fa emergere un Jamil più maturo e consapevole, sempre fedele a se stesso, mostrando un lato molto personale e romantico che aveva tenuto nascosto fino ad ora. L’artista ha deciso di non assecondare la tendenza attuale, scegliendo di non mettere featuring all’interno del disco e questa è sicuramente una scelta degna di nota in un momento in cui il featuring è più importante del disco stesso (mancano forse perché ha litigato con tutti?). Però Jamil, nonostante sulla tecnica non ci sia nulla da dire, risulta sempre scontato e ripetitivo. Fa rap da ormai 16 anni e alla fine della fiera dice sempre le stesse cose. Ok, che, come ci dice il titolo, il rap è tornato, ma gli argomenti potrebbero anche variare. È un disco ripetitivo, sia dal punto di vista delle tematiche, già sentite e risentite fino alla nausea nella discografia di Jamil, sia per il flow, che risulta piatto, esattamente come il susseguirsi delle tracce. Manca completamente l’elemento wow e un qualcosa che lasci un segno in modo incisivo e indelebile.



7 a Per odiarti non ho tempo di Highsnob e Samuel Heron. I Bushwaka si sono riuniti per questo brano, ma ovviamente non sono esattamente li abbiamo lasciati, nel frattempo sono cresciuti, maturati e hanno sviluppato la loro linea stilistica e artistica ed è proprio quello si sente in Per odiarti non ho tempo. È comunque un piacere risentirli in questo brano fresco e ironico, dove un rap melodico si unisce a sonorità calde e a un testo nel quale i due artisti raccontano in modo leggero i loro rispettivi percorsi artistici, che li hanno visti insieme e poi separati. Il titolo è sicuramente ciò che racchiude l’intera essenza del brano, per odiarti non ho tempo, nel senso che ho fatto la mia strada, sto facendo il mio, ho ottenuto le mie vittorie e le mie sconfitte e non ho tempo da perdere con l’odio, perché sono sereno.



8 a Bella storia di Fedez. Fedez mi sta davvero stupendo singolo dopo singolo. Dopo la dance anni ’90 di Bimbi per strada, ci porta nell’electropop e nei synth degli anni ’80, con un brano nel quale racconta la voglia di buttarsi senza freni in una relazione, con l’intento di cogliere ogni attimo e vivere al massimo ogni opportunità che viene offerta. Bella storia è un singolo che, oltre a raccontarti una storia, a lasciarti immagini e sensazioni positive e altre con l’amaro in bocca, ti cattura sia per le sonorità, sia per il ritornello che ti entra subito in testa, sia per il flow.



7 a Maserati Reloaded di Il Profeta feat. Marracash e Luchè. A tre anni di distanza da Maserati, Il Profeta ci propone questa nuova versione che si arricchisce della collaborazione di Luchè.
Il titolo “Maserati reloaded” si ispira ovviamente alla strofa più gettonata della canzone: “Maserati a pezzi, comprata con i pezzi
Ma-ma-ma Maserati a pezzi, i soldi degli onesti
Mas?rati a pezzi e al collo c’ho tre ?tti
Ma-ma-ma Maserati a pezzi comprata con i pezzi”. È un bel pezzo rap, street, crudo e ignorante, nel quale i tre artisti risultano in ottima forma e sia Luchè che Marracash hanno cacciato fuori due strofe veramente incisive.



6 a Buonanotte di GionnyScandal. Il brano, scritto dallo stesso Gionata e prodotto da Sam Lover, porta il cantante verso una dimensione più intima e umana del suo essere artista. Una poesia pura e sincera intrisa di sentimento che diviene una dolce “buonanotte” dedicata alla persona amata. La canzone è una fresca esplosione di elementi diversi in cui sonorità pop s’intrecciano perfettamente con il rap, senza dimenticare il tema centrale, ossia le emozioni e i sentimenti con il quale GionnyScandal ha da sempre abituato il suo pubblico. È un brano che sicuramente per melodia e ritornello coinvolge, ma che non si discosta dalla zona di confort della lirica di GionnyScandal.

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