Il video di ATM di Clementino è assolutamente geniale

Clementino ha pubblicato ATM, il suo nuovo singolo che anticipa Black Pulcinell, il disco che uscirà il 29 aprile.

Punchlines, comedy è e intrattenimento sono queste le caratteristiche principali di Clementino, che ritroviamo nel singolo e soprattutto nel video di ATM.

Una parodia divertente e irriverente. Clementino si traveste da Gemitaiz, tha Supreme, Sfera Ebbasta, Guè, Marracash, Achille Lauro, Colapesce Dimartino, La rappresentante di lista, Mahmood e Blanco e dà vita a una comedy ironica, irriverente e assolutamente non banale.

Il video del brano, diretto da IRED, è una divertente satira in pieno stile Clementino, che ha tirato fuori per l’occasione tutta la sua verve di showman.

“Mi è sempre piaciuto mascherarmi per rendere i miei videoclip più colorati – commenta Clementino – intrattenendo non solo i fan del rap, ma anche i loro genitori (o magari i loro figli), rendendo le mie rime accessibili a tutti, sempre e nonostante una super attitudine underground. Cerco di fare qualcosa che ‘è solo Clementino, e che solo Clementino può fare. Chi poteva fare questa follia di ‘ATM’ se non io?”

Ma attenzione il testo di ATM è tutt’altro che banale o semplice.

È uno schiaffone hip hop in sano stile Boom Bap senza se e senza ma. Quasi un ritorno alle origini del rapper napoletano, con rime taglienti, divertenti e provocatorie e con un ritornello che rimbomba nelle teste del pubblico, proprio come fa un MC che coinvolge tutti. 

E infatti Clementino è sempre stato in grado di arrivare trasversalmente a qualsiasi tipo di ascoltatore, grazie a una spiccata attitudine underground che riesce a fondersi perfettamente alla sua verve da showman. E questo lo rende assolutamente unico nel panorama musicale italiano.

“Il testo – commenta Clementino – è di denuncia sociale, parla del disagio di una società che va a pezzi e in cui l’unica regola è il Dio Denaro, per questo ATM, che in gergo napoletano vuol dire fratello (fr-ATM) ma nello stesso tempo è il nome dato al cosiddetto Bancomat”.