Il rap in Uruguay
Come in molti altri Paesi del Sud America, anche in Uruguay il rap è arrivato presto in termini cronologici, ma si è sviluppato e ha preso piede tardi.
In Uruguay, l’industria musicale è rappresentata dalla Cámara Uruguaya del Disco (CUD), un’organizzazione non governativa non a scopo di lucro che rappresenta musicisti, interpreti, autori e compositori che ne fanno parte. La Cámara Uruguaya del Disco rilascia certificazioni agli album che hanno raggiunto una certa soglia di vendite su richiesta delle etichette discografiche: il disco d’oro scatta alle 2.000 copie, mentre gli album che hanno venduto più di 4.000 copie a livello nazionale sono idonei per il disco di platino. Numeri nettamente inferiori rispetto ai canoni italiani o statunitensi.
Due gruppi di MC e beatmaker emersi intorno al 2014 in Uruguay e che hanno ottenuto un discreto successo sono URU ( Uruguay Rap Underground ) e MAC Team, entrambi rappresentano, con stili diversi, la scena rap sociale e di coscienza uruguayana.
Viki Style, Eli Almic, Eugenia, Valencia, Clipper, Miel e Kira, invece, sono i rapper più famosi in Uruguay. Ognuno con il proprio stile, il proprio modo di usare le parole e gli argomenti trattati, sono uniti dallo stesso obiettivo di creare una scena rap che possa fare la differenza e rappresenti la voglia di stare insieme.
È stato il boom della trap a determinare un netto cambiamento nella scena uruguayana, portando anche i primi investimenti in questo genere musicale. Uno dei maggiori esponenti della trap uruguayana è AFC, duo con un background rock, funk e hardcore e che spicca in modo particolare per la sua versatilità e il modo di rappare su sound diversi da quelli canonici, ovviamente per quanto riguarda la scena uruguayana.
Se vuoi ascoltare un po’ di rap uruguayano, collegati alle 19.00 su Hot Block Radio (in replica sabato 6/6 alle 19.00).