I segreti del Rap Game: quando ti chiedono soldi per pubblicare la tua musica
Sappiamo tutti che Instagram é la nuova frontiera della pubblicità, influencer e artisti si fanno pagare per postare foto e storie con i prodotti di brand di vario genere. In fondo é pubblicità, simile a quella fatta in tv, o sui giornali, solo pubblicità. C’è differenza però tra brand e artisti emergenti. Se da una parte i brand devono stare attenti a non incappare in falsi influencer, gli artisti emergenti devono diffidare da chi gli chiede soldi per pubblicare la loro musica. Perché? Perché é etnicamente scorretto ed é una truffa, non importa se l’importo richiesto é di 30 o 300 euro, non dovete accettare. Chi scrive di musica e ha un proprio sito ha delle serie difficoltà di guadagno, soprattutto all’inizio, tranne nel caso di Hano che non guadagna niente dal 2004, e vi fanno pagare solo per sbarcare il lunario, del resto anche loro devono in qualche modo comprarsi da mangiare, o almeno così dicono per giustificarsi. In realtà lucrano solo su quelli scarsi, se a loro piace la vostra musica non vi faranno pagare niente, se al contrario fa schifo, vi chiederanno soldi spacciandola per pubblicità.
Ok, non é pubblicità. É solo una presa per il culo per intascarsi due spicci.
Vi diranno che il loro lavoro ha un costo, che sprecano tempo per fare un articolo o una storia, ma secondo voi il tempo che sprecano per scrivere o intervistare Gué Pequeno lui glielo paga? Ovviamente no. E allora perché far pagare un povero ragazzo che sta provando a fare musica? Perché é più fesso, facilmente manipolabile e disposto a pagare pur di vedere pubblicato un suo pezzo.
Questo é il non plus ultra dello schifo. Chi scrive di musica non deve chiedervi soldi, neanche gli Youtuber devono chiedere soldi agli emergenti, é lo stesso discorso di prima, si fanno pagare da Capo Plaza per dire che Tesla fa cagare? Ovviamente no, ma da uno sconosciuto sì. Se valesse la tesi della pubblicità tutti gli artisti pagherebbero i magazine, gli Youtuber, le pagine Instagram, TUTTI, non solo gli emergenti.
Vi do un consiglio, tenetevi quegli spicci che vi chiedono per migliorare la vostra musica o i vostri video, non dateli a persone che lucrano su di voi per andare a mangiarsi una pizza in più. Questa non è pubblicità. É una truffa.