Ha spaccato Capo Plaza all’Alcatraz di Milano?

Mi piacerebbe assistere a un concerto che sia uno show e non un karaoke con l’artista sul palco. Non un momento solo da riprendere con il cellulare per tutto il tempo per poi condividere i video sui social per poter dire “io c’ero, ma un qualcosa che lasci il segno, che lasci un ricordo, che alzi l’asticella dei live. Di quella musica dal vivo che per due anni ci è mancata immensamente.

Purtroppo però di show ce ne sono davvero pochi e sono in pochi a farli. Sono pochi gli artisti che si impegnano per dare al pubblico qualcosa di più che non sia una playlist dei loro successi con la loro presenza sul palco. E non importa la location o il palco. Non importa che sia lo stadio, un palazzetto o un club. È proprio una questione di show. Di dare importanza alla dimensione live e di dare al pubblico che ha pagato qualcosa di più della tua presenza e di quelle frasi tipiche “Milano ci sei?”, “la sai questa?”, “come cazzo fa?”, “su le mani”. Di più di un maxi schermo e qualche ballerino.

I live dovrebbero essere il momento di maggiore espressione artistica di un artista e spesso si riducono ad essere un karaoke con la canzone sotto, autotune a mille, passeggiate e saltelli sul palco davanti a centinaia di ragazzi con i telefonini al cielo.

Alla fine immagino che chi sta nel parterre guardi il concerto dallo schermo del cellulare di quelli davanti a lui e poi se lo riguardi a casa dal proprio.

Non è un po’ triste? Boomerata a parte, ha spaccato Capo Plaza all’Alcatraz di Milano? Che dire, nì. Non è assolutamente male dal vivo, per quasi due ore ha portato brani vecchi e nuovi, i suoi Allenamento, le sue hit, momenti con coreografie di ballerini, altri più intimi accompagnato al pianoforte e il gran finale con una carrellata di ospiti: Lazza, Tedua, Tony Effe, Keta e Rondodasosa.

È stato decisamente scarno nel coinvolgere il pubblico. Interazioni davvero minime, come del resto ha fatto anche Luchè al Forum. È stata più un’esecuzione di brani, uno dopo l’altro, intervallati da un “Milano ci sei?” e un “come cazzo fa?” con qualche picco motivazionale “non smettere mai di credere nei tuoi sogni”.

Un live come tanti, nel quale ascolti i brani più famosi di Capo Plaza con Capo Plaza.

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