Dragonfly, l’effetto violenza dei 23.7

I 23.7, reduci dalla collaborazione con Low Kidd, per TT3 RMX tornano in pista con un pezzo che ribadisce come il loro stile, violence wave, sia unico e di assoluto impatto. Il nuovo singolo si intitola Dragonfly ed è la versione nuova scuola di un metal-rap ancora inesplorato in Italia e che fa anche qualche giro nell’oscurità del cloud-rap. Il video si muove tra riferimenti a videogiochi, psichedelia e punk, sempre con una chiave contemporanea: il giovane trio leccese, dai suoi inizi, ha avuto come cavallo di battaglia questo effetto-violenza nell’immagine e nel suono, ma questa volta ha alzato l’asticella per quanto riguarda l’espressione e l’estetica.

 

 

Nel testo, per esempio, è come se Welo e Symon, con la loro raffica di frasi corte, indirizzassero cattiverie e minacce a una categoria o a una persona dando vita a uno sfogo verbale che suona come lo slang americano di alcuni artisti d’oltreoceano molto chiacchierati… Insomma, Dragonfly è una scarica di adrenalina, è rap urlato pieno di espressioni gergali.

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