Come se la sono cavati Enzo Dong, Lele Blade e Samurai Jay sul palco dell’Ariston?
Il Festival di Sanremo procede liscio come l’olio, o lisssio come la canzone degli Extraliscio. Ieri sera è stata sicuramente la serata degli ospiti. Elodie regina assoluta di Sanremo 2021, LauraPausini orgoglio nazionale per il suo Golden Globe, ma a scaldare l’atmosfera e a darci un po’ di energia ed entusiasmo è stata sicuramente la crew campana capitanata da Gigi D’Alessio con Enzo Dong LelebBlade Samurai Jay e Ivan Granatino che hanno cantato il loro ultimo singolo, Guagliune.
Avresti mai pensato di vedere sul palco dell’Ariston Enzo Dong con il piumino e gli occhiali tutt’altro che sobri? Io sinceramente no. Eppure, come ha detto Gigi D’Alessio, questi ragazzi arrivano dalla periferia napoletana, che lascia ben poche prospettive, eppure sono riusciti a cantare a Sanremo davanti a milioni di persone, per loro è un sogno che si realizza.
E allora, niente critiche, niente ironia, ma solo orgoglio per questi ragazzi che hanno portato il loro rap su un palco come quello dell’Ariston, con il loro stile da “coatti” senza snaturarsi per il contesto. E onestamente ci voleva. Un’energia e un entusiasmo di cui avevamo bisogno in un’edizione piuttosto composta. Poi, se devo valutare contesto ed esibizione mettendo da parte il lato umano, ti dico IMBARAZZANTE. Cringe come si suol dire. Completamente fuori contesto, sopratutto Enzo Dong, che sembrava fosse la caricatura del rapper medio secondo l’italiano medio. Sembrava Gianni Vernia quando a Zelig faceva la caricatura del discotecaro. Davvero brutto da vedere nell’insieme.