L’arresto di Baby Gang e Neima Ezza è la dimostrazione che non sempre la musica è una via d’uscita

La notizia è questa: Baby Gang e Neima Ezza sono stati arrestati per 4 rapine avvenute da maggio 2021. Baby Gang è in carcere, Neima Ezza agli arresti domiciliari.

I due artisti sono accusati di aver derubato diversi coetanei, portando via loro collanine, portafogli e qualsiasi cosa avessero con loro. In un episodio in particolare, Baby Gang e Neima Ezza avevano incontrato dei ragazzi per vendere loro il fumo, li hanno derubati del portafoglio, degli air Pods e delle chiavi della macchina. Baby Gang, data anche la sua popolarità, è stato riconosciuto dalle vittime.

Tralasciando la cronaca, è evidente come a Baby Gang e Neima Ezza la musica non abbia cambiato la vita. Nonostante un contratto con Warner e una certa popolarità sono rimasti ancorati alla loro vita e alle loro vecchie abitudini, non hanno visto nella musica una via d’uscita. Non un modo per cambiare vita, per dedicarsi a qualcosa che non sia spaccio, furti e risse, forse quella vita è ormai insita in loro.

Eppure, Massimo Pericolo è l’esempio lampante di come la musica possa salvare da determinate situazioni, basta volerlo però, basta afferrare l’occasione e provare a voltare pagina, perché le opportunità ci sono. E Baby Gang e Neima Ezza di opportunità ne hanno avute, ma come aveva detto lo stesso Baby Gang a Muschio Selvaggio, cambiare vita grazie alla musica non era un’opzione.

E allora sai cosa penso? Che se lo meritano. Ognuno raccoglie ciò che semina e in giro ci sono ragazzi molto più talentuosi di loro, che magari si spaccano la schiena facendo un lavoro umile per pagarsi lo studio di registrazione con la speranza di avere quell’opportunità sulla quale Baby Gang e Neima Ezza hanno letteralmente sputato sopra.

Perché non bisogna essere per forza criminali per fare rap ed essere real e perché farsi arrestare per aver rubato collanine d’oro e 130€ più che da veri gangster è da imbecilli.

Lascia un commento