Fedez sbugiarda definitivamente Dikele e Esse Magazine

Quella tra Dikele, Esse Magazine e Fedez è diventata la soap più seguita dei primi giorni del 2022.

Tutto è iniziato quando Esse Magazine ha deciso di non pubblicare l’intervista che Dikele ha fatto a teatro con Fedez. Ok, in realtà è iniziata qualche anno fa, ma riassumendo: Esse Magazine intervista Fedez, l’intervista non viene pubblicata, iniziano a comparire diversi spezzoni sui social nei quali si vedono una serie di figure di merda fatte da Dikele nel tentativo di screditare Fedez, si inizia a parlarne, i commenti sotto i post pubblicati da Esse sono più che altro rivolti a chiedere spiegazioni in merito e oggi Dikele dà una spiegazione.

Le parole di Dikeke sanno però molto di paraculata e finta umiltà. Gli stessi followers della sua pagina se ne sono accorti e gli hanno dato contro senza mezzi termini. Lui asserisce che sia stato Fedez a non dare il via libera alla pubblicazione, ma Fedez ha qualcosa da dire in merito e lo fa nelle sue Instagram stories.

Ho fatto un’intervista in un teatro per quello che dovrebbe essere un magazine che parla di musica per parlare del mio disco. Invece è stata un’imboscata, un tentativo goffo di farmi un’inquisizione non riuscita. Subito dopo avevo richiesto di pubblicare l’intervista senza tagli senza editing rispettando l’ordine cronologico degli eventi e con una scadenza. Scadenza che Dikele non ha rispettato e non si capisce perché non doveva fare nulla al video e in più mi arriva un video dove gli eventi cronologici non sono stati rispettati.

Antonio Dikele il magazine è tuo, chi ha deciso di non pubblicare l’intervista sei tu. A me non interessa facci quello che vuoi, per me quello che hai fatto è merda. E se vuoi farci dei murales con la merda e tirare lo sciacquone a me non interessa”.

E aggiunge “credo sia utile quest’intervista per far capire ai vostri lettori cos’è Esse Magazine, Esse Magazine non è un magazine che parla di musica, è una pagina il cui proprietario è a libro paga di alcuni artisti e totalmente asservito a loro e lo stesso proprietario cerca di riversare le sue simpatie e antipatie per cercare di o buttare merda o elogiare in maniera imprescindibile altri artisti. Questo siete stati in passato, questo siete oggi e non dubito che lo sarete anche domani.

Caro Dikele, continua così campione. Se volevi cercare di sputtanarmi, almeno il teatro potevi pagartelo tu e non fartelo pagare dalla mia discografica”.

Sembra quindi che non sia stato Fedez a non rispettare i patti, ma Dikele, che ancora una volta ne esce male.

Ancora una volta viene fuori come Esse Magazine non sia un magazine di libera informazione, nè imparziale, ma totalmente di parte e a libro paga di alcuni artisti, o meglio etichette. Non è un magazine, è una sorta di estensione del loro ufficio stampa e inoltre è emerso come siano le etichette a pagare per le interviste e che queste non siano quindi libere e imparziali.

Ma del resto cosa c’è di libero e imparziale in Esse Magazine?

A una settimana di distanza, dopo aver collezionato tanti di quegli insulti dalla propria fanbase, Esse Magazine torna sul luogo del delitto. Cercando di essere corretti e trasparenti nei confronti dei propri lettori che ormai aspettano i post di Esse solo per prendere in giro e insultare Dikele, pubblicano un’altra delle loro verità. Esse Magazine infatti asserisce che Fedez non abbia firmato la liberatoria e che sia solo per questo motivo che l’intervista non è ancora stata pubblicata.

Fedez, esasperato come tutti noi del resto nell’assistere a questa pagliacciata, replica via Instagram stories dando ancora una volta il via libera alla pubblicazione. Sarà la volta buona? O dovremo assistere ad altre puntate di questo teatrino?

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