10 artisti che non dovrebbero pubblicare un disco nel 2022

Il 2022 è iniziato da una settimana e siamo tutti in fibrillazione per le nuove uscite musicali. C’è molta attesa per il primo disco di Sick Luke, che verrà pubblicato domani, ma anche per quello di Noyz, che invece sarà rilasciato il 14. E in effetti questa prima settimana dell’anno inizia proprio con il botto, dal momento che anche Gunna e The Weeknd pubblicheranno proprio domani i loro nuovi rispettivi album.

Tra i non ancora annunciati, c’è sicuramente molta attesa per Luchè, ma soprattutto per Fabri Fibra. Se Luchè ha già detto che il disco è pressoché pronto, sul fronte Fibra non abbiamo notizie. Sappiamo che è stato visto a Grado mentre girava un videoclip, abbiamo qualche indiscrezione molto vaga sia su un possibile joint album con Marracash, sia su un album a tre con Guè e Marra, ma in sostanza non abbiamo alcuna certezza.

Ci sono anche dei dischi che sappiamo che arriveranno, ma che non creano alcun hype. È il caso di Mondo Marcio, che credo abbia smesso di creare hype nel 2010 o giù di lì, nonostante Uomo sia stato un buon progetto, cosa che non si può dire dell’Ep che ha pubblicato lo scorso anno per San Valentino.

Ma è anche il caso di Wayne. 2 giorni fa Wayne ha annunciato che presto arriverà Succo di Zenzero 2, ma siamo sicuri che non sia un flop annunciato? La DPG non crea più hype da tempo ormai. Da Trap Lovers a Dark Boys Club è stato un declino. Ci ha provato Tony Effe a risollevare le sorti con il suo disco solista Untouchable, e ora ci vuole provare Wayne, prendendo un mixtape che comunque già nel 2016 ha avuto meno successo di Crack Musica e proponendo il secondo capitolo. Mi sbaglierò, ma non siamo più nel 2016 e quell’ondata lì resta nella storia della trap italiana, ma appartiene già al passato.

Ho pensato e ho chiesto su Instagram quali sono gli artisti che non dovrebbero pubblicare un disco nel 2022 e, insieme al supporto di chi mi segue, ho stilato 10 nomi.

1. MIGOS

A chi non piacerebbe vedere i Migos tornare in forma e pubblicare un altro album che rivoluzioni in modo consistente la trap? Ma le possibilità che questo accada sono davvero labili.

Sembra che il trio di Atlanta, dopo Culture, non sia più riuscito a superare quel disco a livello artistico. Culture II non era al livello di Culture e Culture III, vabbè lasciamo perdere.

La speranza è che Quavo, Takeoff e Offset riescano davvero a rinascere artisticamente parlando nel 2022, perché se dovessero pubblicare un altro disco in stile Culture III potrebbero davvero floppare.

2. POP SMOKE

Niente contro Pop Smoke, anzi, è davvero un peccato che sia morto così prematuramente e senza avere la possibilità di continuare a pubblicare musica. Ma il lavoro che sta facendo il suo team per certi versi è più da sciacalli che altro. È stato detto che il materiale lasciato da Pop Smoke sia esaurito, ma andando avanti di questo passo potrebbero tranquillamente pubblicare registrazioni di lui che cantava sotto la doccia. Se Shoot For The Stars Aim For The Moon rende davvero giustizia a Pop Smoke, Faith sembra essere stato messo insieme a casaccio, tanto per sfruttare il suo nome. Se devono fare un altro disco con altro materiale inedito, bene, ma che sia fatto bene e in modo da rendere davvero omaggio a Pop Smoke, se no è meglio che lascino stare, perché il rischio è quello di infangare davvero la sua memoria.

3. ANNA

Sono passati quasi due anni da Bando e considerato che Anna comunque un contratto l’ha firmato, si presume che prima o poi un disco, o un Ep dovrà pubblicarlo.

Un progetto che già sulla carta non ha buone prospettive. Anna ha esordito con una hit e i suoi vari ed eventuali remix, il talento non è una delle sue doti migliori e i singoli successivi non sono mai riusciti a superare o eguagliare il successo di Bando. Pubblicare un disco, per quanto sia una mossa che s’ha da fare, potrebbe essere un suicidio per Anna, nonostante potrebbe tranquillamente vantare più featuring che numero di tracce.

4. JUNIOR CALLY

Dispiace dirlo, ma a cosa servirebbe un nuovo disco di Junior Cally? Da quando si è tolto la maschera con il suo ultimo album, Ricercato, la caduta è stata piuttosto libera. Neanche la partecipazione al Festival di Sanremo lo ha salvato, nè tantomeno il rehab. Cally è uno di quegli artisti che hanno avuto un po’ di hype e l’hanno perso in fretta così come lo hanno avuto. Ed evidentemente anche lui se ne è accorto, dal momento che qualche mese fa, dopo aver annunciato l’uscita del disco, ha deciso di non pubblicarlo.

5. LOWLOW

LowLow continua a pagare il conto del suo carattere. Ormai viene solo ricordato per quello e non per la musica e da un certo punto di vista è anche un peccato, ma come dice il detto, chi semina vento raccoglie tempesta, e dopo il mega flop di In Prima Persona, a cosa servirebbe pubblicare un altro disco nel 2022?

6. CAPO PLAZA

È un peccato, perché con 20 Capo Plaza aveva davvero spaccato e dimostrato di avere talento e di saper portare avanti degnamente quella wave. Eppure Plaza è stato uno dei grandi flop del 2021. Non è riuscito a superarsi, nè ad evolversi, nè a confermarsi. Ha pubblicato un disco, e tutti sappiamo quanto il secondo disco sia più difficile del primo, brutto, noioso e fatto tanto per farlo.

O Capo Plaza si riprende e pubblica un disco di livello e in grado di rappresentare il suo talento, o è meglio che lasci stare, si dedichi ai featuring e a trovare la giusta ispirazione artistica.

7. GHALI

Sono quasi passati due anni da DNA, l’ultimo disco di Ghali e i tempi potrebbero essere maturi per pubblicare un nuovo album nel 2022.

Quello che mi auguro, visto anche l’ultimo singolo Wallah, che è davvero distante dai successi che Ghali è stato in grado di fare, è che riesca, se proprio deve pubblicare un disco, a ritrovare quella musicalità e quel flow che qualche anno fa lo hanno reso uno degli artisti di punta del panorama urban italiano.

Ultimamente Ghali sta correndo il rischio di passare come un pagliaccio, soprattutto anche grazie o per colpa di alcune recenti collaborazioni e questo potrebbe tranquillamente influire sulla percezione che parte del pubblico ha nei confronti della sua musica.

8. GALLAGHER

Serve aggiungere altro?

Sicariato non è neanche un brutto disco, anzi, è ben fatto, il problema è che è di Gallagher. E ammettiamolo, da una parte molti si vergognano di ascoltare Gallagher e dall’altra c’è chi non lo ascolta perché è Gallagher. Forse è meglio che per un po’ lasci perdere la musica, si concentri a non essere più visto come un meme vivente e poi possiamo riparlarne.

9. FRED DE PALMA

A cosa serve un disco di Fred De Palma? Tanto vive benissimo di rendita con le sue hit estive.

Puntualmente fa numeri da capogiro con la canzone dell’estate, poi esce il disco e anche se è un buon progetto, se lo cagano in pochi. Forse è meglio che si dedichi ai tormentoni e basta. Almeno per quest’anno.

10. SALMO

Vedere che Flop è 15esimo in classifica Fimi, soprattutto dopo che siamo stati abituati a vedere Salmo sempre in vetta alla classifica, è emblematico di quanto Flop non sia flop solo di nome.

Salmo ha probabilmente bisogno di fermarsi un po’, di ritrovare la sua cifra stilistica e di tornare con un disco che detti nuove tendenze e che lo riconfermi come l’artista che ha sempre dimostrato di essere.

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