Chi salverà i concerti rap?

Partecipando a vari concerti rap ho notato che è cambiato il clima rispetto a prima.
Una volta si era più ammassati e si faceva casino nel locale, invece oggi si è più composti, come in un concerto pop, e anzi, se cerchi di viverti il momento con la persona con la quale stai condividendo l’emozione, tutti ti guardano male e incominciano a farti video e altrettanti video sono fatti solo nel momento del singolo tanto aspettato.

 

Mi chiedo quale sia il senso di registrare un video di pochi secondi e non godersi almeno l’unico pezzo che sai.
Forse è questo che voleva far capire Izi quando a un suo concerto con un martello spaccò il telefono.

Chissà quanti artisti hanno avuto lo stesso pensiero di Izi…  A tal proposito è stata introdotta l’iniziativa “no phone”, che impedisce l’uso del telefono durante i concerti, dal momento che gli stessi artisti notavano il disinteresse del pubblico, sempre più presi davanti ai loro telefoni che al loro show.

L’iniziativa è stata abbracciata da artisti del calibro di Kendrick Lamar, Madonna e Adele. In Italia Achille Lauro è uno dei promotori del no phone, da anni, infatti, chiede al suo pubblico di andare ai concerti senza telefonini e più volte si interrompe per chiedere di metterli via.

L’impressione sempre più costante è che la maggior parte dei ragazzi vada a un concerto solo per fare video e storie da pubblicare su Instagram, non per godersi il momento e divertirsi e non ci resta che domandarci: chi salverà i concerti rap?

 

Federico

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