Quando le accuse di molestie si trasformano in dissing: Moreno e Miss Simpatia

Protagonisti di questa vicenda sono Miss Simpatia, oggi Sandra Piace e Moreno.

Vi ricordate Miss Simpatia? Quasi 10 anni fa era uscita con un pezzo Ciao Fibra, e quel nome che già sapeva di dissing al Mr Simpatia nazionale.

 

Due anni fa aveva denunciato Moreno di molestie sessuali e su Facebook aveva scritto:

QUI IO NON SONO MISS SIMPATIA, NON CERCO PUBBLICITÀ. NON HO UN DISCO IN USCITA. NON CI SONO DISSING. SCRIVO IN QUANTO SANDRA. SANDRA DONNA. SANDRA MADRE. SEMPLICEMENTE SANDRA.

Qui non si tratta di RAP. Di musica o gossip.
Ma di V I O L E N Z A e tutela delle donne.

E’ successo a me, ma poteva succedere a te. Poteva succedere a tua sorella, a tua moglie o alla tua ragazza. Ogni giorno succede a milioni di ragazze. E queste cose non devono succedere. Perche’ solo in Italia, se un personaggio pubblico aggredisce fisicamente una donna su un’aereo, la minaccia di morte e di rapirle il figlio di 3 anni, vieni invitata a non denunciare il fatto.

E se succede di nuovo? Se dovesse presentarsi sotto casa e picchiarmi? Se dovesse rapire mio figlio? Io devo denunciare. Devo. Devo perche’ a Madrid, se ho avuto il privilegio di essere protetta, ascoltata e tutelata, e’ perche’ altre donne prima di me hanno avuto il coraggio di denunciare, magari a rischio della propria vita. Devo perche’ e’ solo grazie a loro, che anche se uscivo terrorizzata dall’aereo, Moreno non abbia continuato ad offendermi, minacciarmi o picchiarmi, come aveva fatto sino a quel momento. Ringrazio le autorita’ spagnole che mi hanno OBBLIGATA a denunciare l’accaduto in Spagna, perche’ solo ora riconosco che senza il loro aiuto, senza la legge, avrei ceduto alla paura che aveva pietrificato il mio senso civico, che e’ quella responsabilita’ che ognuno di noi ha nei confronti dell’altro, in questo sistema che chiamiamo societa’.

Ma che societa’ e’ un posto dove ti dicono che e’ inutile denunciare, che le autorita’ non possono fare niente, che i gli avvocati e i media metteranno tutto a tacere? Forse c’e’ qualcosa che non va.

Questo è quello che è successo: La Vans non ha mai chiamato a suonare Moreno per i suoi 50 anni in Mexico. Anche se Moreno sui suoi social fa credere questo.
Non c’è stato nessuno spettacolo di Moreno con i Wu-Tang Clan (come scriveva la sua agenzia o come Moreno ha fatto intendere). Il sig. Moreno mi ha chiesto LUI se poteva accompagnarmi nel mio viaggio in Messico ed io ho accettato. Tutto qui.

I Wu-Tang Clan si sono esibiti in un altro evento (sempre Vans) in un’altra sede e in un’altra data. Ma qui siamo in Italia e le notizie possono essere mistificate, mischiando le foto del pubblico dei Wu-Tang (live del 16 Marzo) con quelle della comparsa di Moreno all’evento del 18 Marzo, nei pochi minuti ricavati all’interno della mia esibizione.

Come potete vedere dalle locandine sparse sul web appare solo il mio nome. Peraltro si trattava di un evento dedicato alle donne (“Now Girls Rule”), quindi la presenza di Moreno era un attimino fuori luogo. Nonostante questo, mi ha chiesto di esibirsi sul palco con me.

Ho accettato mio malgrado per placare l’ira di Moreno, convincendo il management e gli organizzatori dell’evento, che si erano subito mostrati contrari, visto l’atteggiamento inquietante da lui mostrato nei loro confronti fin dal suo arrivo. Moreno si è comportato in maniera poco professionale con tutti compresa Barbara Fava. Barbara è una ragazza italiana che lavora a Città del Messico (modella attrice e atleta professionista). Grazie a lei siamo riusciti a girare un videoclip con una famosa casa di produzione del Mexico.

La lite tra me e Moreno é scoppiata perchè Barbara stanca dei comportamenti di Moreno ha telefonato in Universal Italia dove ha un conoscente e ha raccontato cosa combinava in Mexico MorenoOgni paese ha i suoi usi, costumi e vanno rispettati. Non si può andare all’estero e pensare di trattare o prendere in giro tutti come accade in Italia. Ad ogni modo Moreno pretendeva di essere difeso da me con Barbara perchè aveva paura forse di ripercussioni lavorative. Io mi sono rifiutata al che (questo succedeva in aereo dal ritorno del viaggio in mexico) Moreno ha iniziato a dirmi “sei una puttana” “tuo figlio è un figlio di puttana” , “appena scendiamo dall’aereo ti ammazzo”, “meriti di essere stuprata” , “porto via tuo figlio”…. e cose peggiori che non riesco a ripetere.
Dopo giorni e giorni di insulti da parte di Moreno quando mi ha detto Puttana io ho risposto “tua madre” ovviamente non perchè pensavo che la madre sia una puttana ma perchè mi ha presa per sfinimento e sono caduta in basso nel rispondere. Questo ha scatenato l’aggressione fisica. Moreno mi ha strappato i capelli ha cercato di spezzarmi le dita e mi ha infilato in bocca le dita cercando di lesionarmi la bocca.

Sono giorni che io ho l’ansia, non riesco ad uscire sola di casa e la notte non dormo. Rivivo ogni momento quelle scene di violenza. Ma non è stato il dolore fisico ha farmi male ma le sue parole contro mio figlio. E in tutto questo sono stata fortunata fossero successe in Italia queste cose Moreno non finiva in carcere. Anche se per poche ore.

Mi ha aggredita poco prima dell’atterraggio allo scalo di Madrid, minacciandomi di morte in presenza di altri passeggeri (a bordo c’era un italiano Giorgio lo ricordo perfettamente seduto davanti a me… avevo dialogato con questa persona 10 minuti prima. Ha visto Moreno aggredirmi e da buon italiano… è fuggito. Mi ha aiutato invece una ragazza che ha intimato Moreno di smettere.) Il personale di bordo ha chiamato le forze di Polizia spagnole, che lo hanno tradotto in carcere ed interrogato per alcune ore, prima di rilasciarlo. So che in Italia si è più abituati a soprassedere su episodi di violenza sulle donne, ma per fortuna a Madrid c’è una maggiore intolleranza su questi temi.

Sono rimasta una notte a Madrid e Moreno dopo essere stato rilasciato dal carcere è piombato nell’albergo dove mi trovavo e ha continuato a molestarmi con chiamate e messaggi nonostante l’avvocato di Moreno lo aveva intimato di smettereAl mio arrivo in Italia l’Avvocato di Moreno mi ha inviato le scuse da parte di Moreno per il suo comportamento. Ma le scuse non bastano. Questa cosa mi ha aperto gli occhi su quanto le donne non siano realmente tutelate in Italia. Ogni giorno una donna in Italia subisce una violenza fisica o psichica ma nessuno denuncia perchè tanto sappiamo come vanno le cose. Io però ho deciso di denunciare i fatti.

Detto questo il mio ultimo pensiero va al mercato discografico:

Mi rendo conto che allo star system discografico italiano non servano artisti ma manichini da programmare secondo necessità, ma almeno verificate che il manichino funzioni correttamente. Io chiedo solo giustizia. Anche in Italia. Nel mio paese. Dove dovrei essere tutelata di più.

Rileggere queste parole fa venire la pelle d’oca, soprattutto dopo quanto accaduto qualche giorno fa a CRLN, e soprattutto visto l’epilogo della vicenda. Moreno, della cui scarsezza umana avevamo già avuto prova anni fa durante un imbarazzante scherzo delle Iene, ha tirato fuori questa vicenda e l’ha usata per dissare Miss Simpatia in un singolo, uscito poco tempo fa, Very Caldo, nel quale dice testuali parole

A Fibra qualche puttana gli ha copiato il soprannome, la stessa puttana voleva mandare in prigione me. La gente non sente, sembra che ha i tappi, comunque non spacchi.

Parole che fanno venire il voltastomaco pensando alla vicenda e a come abbia avuto un tale pelo sullo stomaco per ritirarla fuori a distanza di due anni e usarla in un pezzo per dissare quella ragazza.

Ora Miss Simpatia ha risposto in rima quel dissing

Una mossa discutibile, visto l’accaduto, ma che non mi sento di giudicare, se prendiamo per vere le accuse della ragazza, possiamo anche pensare che a distanza di due anni, dopo il dissing di Moreno, abbia voluto rispondergli con lo stesso mezzo usato da lui e rendere il fatto di pubblico dominio.

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