Dark Side: il bullo che viene bullizzato

Volevo mandare a quel paese tutti i pischelliche sotto le mie foto mi scrivono che sarò il prossimo Lil Peep. Portate rispetto ad una persona morta ragazzi, non si ‘disrispetta’una persona morta, mai. Riposa in pace Peep, eri un grande artista.’ Con queste parole, in un’Instagram stories, Side ha risposto a tutti quelli che gli stanno augurando la morte sui social, paragonandolo al rapper americano Lil Peep, morto di overdose qualche mese fa.

Il bullo che viene bullizzato. Sta assumendo, infatti, i connotati delle peggiori storie di bullismo ed hating on line la vicenda di Dark Side, che in questi ultimi tempi é stato preso di mira da numerosi haters che non hanno risparmiato neanche il padre, accusato di far uso di droghe insieme al figlio e la fidanzata presa in giro per l’aspetto fisico.

In molti hanno ironizzato sullo stato di salute di Side, scherzando macabramente sul fatto che molto probabilmente sarebbe morto nel giro di pochi mesi, a causa di un costante abuso di sostanze stupefacenti, che lo avrebbe inevitabilmente condotto verso l’overdose. Tantissimi i giovani che hanno affermato tra i commenti di aver giocato Side al Fantamorto, un sito che permette di scommettere sulla data della dipartita dei personaggi pubblici.

Ma Side pare non prendersela e risponde per le rime bullizzando in un post anche la sua vecchia insegnante delle scuole elementari

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Tutta questa vicenda ha davvero un sapore macabro. Side, come gli altri membri della DPG, sono noti per la loro sfacciataggine, i loro eccessi e abusi di sostanze stupefacenti, per il loro essere decisamente sopra le righe, per il non avere filtri nel dire e nel fare tutto ciò che gli passa per la mente davanti alle fotocamere dei propri telefonini. Ma atti di bullismo sia da parte di Side che da parte degli utenti social andrebbero condannati duramente. Riprendersi sempre in situazioni vicine alla droga non é di certo un messaggio positivo nei confronti dei propri fan, spesso poco più che bambini. Così come é grave augurare la morte a qualcuno. I social in questo senso, seppur siano lo specchio della realtà, andrebbero regolamentati. Passi la musica, passino gli eccessi nei testi, ma quando questo diventa reale risulta anche pericoloso per gli artisti e per il loro pubblico.

 

 

 

 

 

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