Ole è il primo coro d’amore di Decrow

Ogni singolo di Decrow è un mondo nuovo, un passo in più, un qualcosa che resta esplosivo e energico, ma che racconta sempre qualcosa di unico e profondo. Dopo Moonrock, dove abbiamo trovato un flow rinnovato, un sound che subisce contaminazioni rock e metal e un testo che non è più solo legato al quartiere, è ora il turno di Ole. Una canzone d’amore, ma non classica come la possiamo intendere, un coro che inneggia all’amore, senza dimenticare l’energia e il vissuto personale che contraddistingue la discografia del giovane rapper di Acilia.

 

 

Ole è un po’ diversa dai tuoi cori precedenti, com’è nata questa canzone?

 

“OLE nasce dall idea di fare una canzone d’amore che però raccontasse le sfaccettature di un amore di borgata! La frase “rapinerei una banca per te” racchiude tutto il senso della canzone! In più nel testo ci sta un doppio senso ispirato alla serie ti di netflix “la casa di carta” dove è presente la storia d’ amore tra Rio e Tokyo (“Sei bella da morire bella come Tokyo giuro ti porto a Rio ti ci porto in moto”, chi ha visto la serie ora avrà le idee più chiare). La serie racconta di rapinatori che non hanno più niente da perdere, un po’ come noi, quindi ho voluto creare una canzone d’amore , ispirata al messaggio della serie ma riportato nella vita di tutti i giorni di un ragazzo di quartiere!”

 

Può essere definita una canzone d’amore?

 

“Assolutamente sì, ma penso che sia unica nel proprio genere. Tutto parte da un fondo di povertà, l’ispirazione del testo a “La casa di carta”, il campione musicale usato dagli aeGeminus di “House of The rising Sun”, grido di rivincita degli Animols. Insomma è una canzone d’amore, ma non la solita canzone d’ amore!”

 

Perché è stata censurata dall’Ep Guns & Roses?

 

“Proprio per colpa del campione musicale usato nel beat”.

 

A ogni traccia aggiungi un tassello di quello che è il tuo percorso artistico, ci hai mostrato diversi lati di te, quanti ne mancano ancora?

 

“Seeeh ancora non avete visto niente! Faccio quello che mi pare nelle vita, figurati nella musica!”

 

Non hai ancora fatto featuring, perché? E con chi vorresti fare il primo?

 

“In realtà non lo so! Forse ancora non ho mai incontrato nessuno con cui potrei condividere i miei gusti… Ho fatto strofe in dischi di miei fratelloni che tra poco usciranno, ma collaborazioni per il mio progetto ancora no. Sicuramente però arriveranno, verrà da sé!”

 

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