Lo spettacolo teatrale di Ghali sul palco dell’Ariston
“La mia prima volta sul palco dell’Ariston è stata indimenticabile. Per me è stata una grandissima emozione ed è stato il modo migliore per presentare questo nuovo progetto che io dal vivo mi immagino come un qualcosa di quasi teatrale. Quello che avete visto sul palco è solo un frammento di quello che vogliamo portare in scena al Fabrique. E’ stato magico ma è solo il primo passo di un lungo viaggio! Stasera non ero solo io sul palco ma tutti noi.” Ha detto Ghali dopo la sua performance sul palco dell’Ariston.
In 15 minuti di show ha messo in scena una sorta di spettacolo teatrale, un denso susseguirsi di immagini e suggestioni con maschere, stuntman, body paint, rivelazioni e colpi di scena, il tutto coronato dalle sue canzoni Cara Italia, Willy Willy, Boogieman e l’inedito Goodtimes.
Dalla caduta per le scale dell’Ariston fino alle maschere, il leitmotiv è la volontà di creare uno show a trecentosessanta gradi pieno di significati.
Le maschere utilizzate in scena, che richiamano la copertina dell’album sono un modo per dire che solo superando le apparenze si raggiunge la verità accedendo così al vero mondo interiore di ognuno rappresentato in questo caso dal body paint utilizzato sui volti dei figuranti. E qui trova un senso anche la scelta dei brani. Parte con Cara Italia, sottolineando il suo essere italiano e il suo amore per questa nazione, segue Willy Willy con frasi in arabo, un bel brano da club e la conclusione con Goodtimes perché alla fine tutto va per il meglio.
Ghali sembra essersi rinnovato molto, ha mantenuto la sua identità, ma l’ha arricchita con show, contenuti e messaggi nuovi e ieri sera ha dimostrato di saper offrire un ottimo spettacolo ben studiato e sicuramente interessante.
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