Come Emis Killa ha fatto incazzare Riccione

È bastato un semplice tweet per far scoppiare il “caso Emis Killa”.

Del resto, Emis Killa è noto per i suoi tweet non politicamente corretti e volutamente provocatori. Questa volta è bastato che scrivesse che a Riccione è pericoloso uscire dopo le 18:00 per scatenare il putiferio.

La città di Riccione e in particolare la sindaca Daniela Angelini non hanno preso bene le parole del rapper.

La prima cittadina di Riccione, infatti, ha fatto sapere che non la farà passare liscia a Emis e ha promesso che ricorrerà anche ad azioni legali. “Sono indignata dalle parole di Emis Killa. Le respingo con forza e le ritengo frutto di assoluta malafede, ha raccontato una Riccione che non esiste”. E aggiunge “a tutela dell’onorabilità della città che rappresento, dei nostri operatori, dei cittadini e degli ospiti stessi che amano Riccione, i nostri legali sono già al lavoro per procedere con le opportune azioni giudiziali, volte a punire questa gratuita diffamazione ed a ottenere il risarcimento del danno d’immagine conseguente”.

Le parole di Emis Killa hanno innescato un putiferio mediatico. Dopo la sindaca di Riccione, si è fatto avanti Matteo Salvini, che, in piena campagna elettorale, ha cavalcato l’onda della polemica mediatica del momento e ha dato ragione al rapper sottolineando che “Riccione è diventata Marsiglia”.

Così è scoppiato anche un botta e risposta politico. Il presidente della Regione Emilia Romagna ha replicato al leader della Lega facendogli notare che “fino a poche settimane fa e negli ultimi 8 anni Riccione era governata proprio dalla Lega e dalla destra”.

Insomma, una bagarre senza fine e dai contorni politici, dai quali però Emis Killa si dissocia. Mi trovo costretto, ancora una volta, a prendere le distanze dai post che la Lega sta divulgando strumentalizzando le mie parole”, ha scritto in una IG stories, aggiungendo anche che ama Riccione e che pianifica di comprare una cosa lì ed è dispiaciuto se le sue parole sono state interpretate in tono diffamatorio.

Ok, possiamo dichiarare chiuso il caso Emis Killa?

Ovviamente no, perché, quando scoppia una polemica mediatica, si fa a gara a dire la propria, giusto per cavalcare l’onda del momento. E così anche Linus e Andrea Delogu hanno detto la loro sul caso Emis Killa, difendendo Riccione.

Alla fine di tutto questo polverone, che, come ogni polverone finirà nel dimenticatoio per lasciare spazio a un altro, abbiamo imparato ancora una volta che non si può più dire un cazzo.

Persino dire che una città dopo le 18:00 è pericolosa è diventato fonte di minacce di azioni legali e polemicone infinite.

Lascia un commento