Achille Lauro omaggia i Nirvana nel video di Marilù

Sapevi che quando Kurt Cobain si è presentato a MTV Unplugged era in astinenza e con i capelli sporchi da una settimana?

Achille Lauro, nel video del suo ultimo singolo, Marilù, ha deciso di rendere omaggio ai Nirvana, citando esplicitamente uno dei più celebri concerti della storia della musica: il concerto dei Nirvana a MTV Unplugged ripreso e trasmesso nel 1993 e poi pubblicato nel 1994 come MTV Unplugged in New York.

Nel video di Marilù, infatti, ritroviamo l’intera iconografia di quel concerto: fiori, chitarre acustiche, tappeti persiani, cardigan di lana infeltrita e il cartello a inizio video con la scritta “Live at The Royal Unplugged Studios”.
I membri della band di Lauro indossano quello che è stato il vero must degli anni ’90 dei Nirvana, ovvero il cardigan, che in quel concerto iconico è stato indossato da Kurt Cobain, mentre Lauro opta per un altro look grunge, il gilet in denim.

Era il 16 dicembre 1993 quando è andato in onda su MTV Unplugged il live dei Nirvana, un concerto che davvero, nonostante fosse in tv, è entrato nella storia.
Mostrare una band nella sua più nuda performance acustica era l’intento di MTV quando, all’inizio degli anni ’90, ha portato sugli schermi televisivi di tutto il mondo i concerti in versione acustica di grandissimi artisti, come Bob Dylan, Aerosmith, Bon Jovi, Brian Adams, George Michael, Kiss e molti altri.
Quando è stato il turno dei Nirvana, per loro quella sarebbe stata la prima esibizione acustica della loro carriera e Kurt Cobain in particolare era particolarmente agitato.
Il giorno della registrazione in studio si è presentato in astinenza, continuava a vomitare e a chiedere eroina alla produzione, tanto che il responsabile della produzione di MTV gliel’ha dovuta procurare.

È stato proprio Kurt Cobain a scegliere come allestire il palco, a volere lampadari di cristallo, candele e gigli, in un’atmosfera tetra e cupa, come una sorta di veglia funebre. I Nirvana hanno poi litigato tra loro sulla scaletta, si sono rifiutati di suonare alcune delle loro canzoni più famose e hanno rifiutato di ospitare Eddie Vedder dei Pearl Jam, preferendo i Meat Puppets.
Kurt Cobain, che si è presentato con un maglione Fred Rogers, diventato poi iconico, tanto da essere conteso all’asta dai collezionisti, la fedele chitarra e i capelli non lavati da una settimana, era talmente nervoso per la performance che la produzione ha messo in prima fila tra il pubblico le persone che gli erano più care.
I Nirvana, nonostante qualche piccolo intoppo di preparazione, ci hanno regalato un concerto indimenticabile, forse anche perché il disco tratto da quel live è uscito sette mesi dopo il suicidio di Kurt, e molti fan hanno visto in quel concerto una sorta di addio, di lascito da parte dell’artista.

Tornando ai giorni nostri, Achille Lauro, che a volte diventa David Bowie e altre Kurt Cobain, rende sì omaggio a dei grandi artisti, ma in tutto questo trasformismo costante a volte dimentica di dare al pubblico un qualcosa di realmente suo che possa poi essere ricordato dalle generazioni future ed entrare nella storia.

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