Cenerentola ai tempi del politically correct: la fatina diventa omosessuale e di colore

Si chiama Cindarella ed è il reboot della famosissima fiaba Disney. Il film, che uscirà a settembre su Amazon Prime Video, NOW e Sky Q, abbraccia il politicamente corretto.
Nei panni della Fata Smemorina, anziana e con qualche kg di troppo, troveremo Billy Porter, attore e cantante statunitense già vincitore di un Emmy Award, e la fatina anziana che ha accompagnato intere generazioni diventa omosessuale e di colore.
Il tutto ovviamente per abbracciare il politically correct.
In ogni film o serie tv ormai ci deve essere un protagonista di colore e uno omosessuale, ma ha davvero senso se parliamo di Cenerentola?
È davvero necessario?
No. La fata Smemorina non è necessario che diventi omosessuale e di colore, insomma, stiamo parlando di una favola, non del remake di Gossip Girl.


Questo politically correct ha davvero rotto il cazzo, per dirlo alla Emis Killa, ogni cosa deve essere politically correct, pure una favola, e sembra che questo politicamente corretto stia oltrepassando i limiti tanto da andare letteralmente alla deriva. Come se la tanto carina e buona vecchietta che è sempre stata la Fata Smemorina dovesse per forza diventare gay e di colore, come se ogni cosa del passato andasse per forza riscritta in chiave politically correct.
Così, dopo La Bella Addormentata nel Bosco in chiave lesbo, arriva Cenerentola in chiave omosessuale e di colore.

Va bene il politicamente corretto eh, nessuna obiezione, ma a questi livelli è letteralmente forzato. Anche perché ci siamo mai chiesti se tutti i gay vogliono essere rappresentati con piume, pailettes e una femminilità talmente ostentata da far sorridere?

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