Milano, caos durante le riprese di un video di Neima Ezza, interviene la polizia

“Guerriglia urbana all’insegna del rap” così scrive Il Corriere della Sera riferendosi a quanto accaduto ieri pomeriggio a Milano in Via Micene.
Si stava registrando il nuovo video di Neima Ezza che ha visto la partecipazione di circa 300 ragazzi, che, stando a quanto riportato, hanno iniziato a saltare sulle auto parcheggiate e hanno creato assembramento, tanto che sono intervenuti polizia e carabinieri.
All’arrivo delle forze dell’ordine i ragazzi sono scappati per poi inveire contro la polizia lanciando oggetti e insulti. La polizia ha lanciato un lacrimogeno e il gruppo si è disperso.

Non è ovviamente chiara la dinamica, non si sa se quei 300 ragazzi sono stati chiamati direttamente da Neima Ezza, o se si è sparsa la voce delle riprese del video e si sono radunati lì. Neima Ezza al momento non ha commentato l’accaduto, ma su Instagram sono stati pubblicati diversi video che vedono anche la partecipazione di Baby Gang.

Credo siano scene abbastanza imbarazzanti per diversi motivi. Primo da un anno e mezzo siamo in pandemia e che ci piaccia o no ci sono delle regole da rispettare. Se vuoi fare un video, fallo, per carità nessuno te lo vieta, ma quantomeno chiedi i permessi e rispetta le regole.

Secondo, questi non sono rapper. Si vergognano di far parte della scena rap? Io mi vergogno che il rap come genere venga associato a queste persone.

Terzo, “se arriva la polizia restiamo qui” dice Baby Gang come se fosse l’Eazy E della situazione. Arriva la polizia e scappano tutti.

Quarto, dove cazzo sono le major che mettono sotto contratto questi artisti, pagandoli senza controllarli?

Questo non è rap, questi sono ragazzini esaltati che vogliono fare casino e basta. Solo che questi fatti, oltre a far pubblicità a loro, mettono in cattiva luce non Neima Ezza o Baby Gang, ma l’intero genere rap.

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