Si può essere artisti senza copiare l’immaginario di altri?

Forse nel 2021 è difficile essere artisti a 360 gradi. Spesso quello che vediamo non è altro che una rivisitazione in chiave moderna di qualcosa che è già stato fatto anni prima da altri. E se ci fai caso, gli artisti urban di oggi non prendono spunto solo dal rap, ma anche e soprattutto dalle grandi rockstar del passato.
Kanye West diceva in una vecchia intervista che i rapper sono le nuove rockstar ed è vero lo sappiamo tutti. A volte però in giro vedi più scimmiottamenti fatti passare da omaggi che arte vera e propria.
Ti faccio un esempio. Achille Lauro. Sicuramente era innovativo quando faceva ancora rap e metteva la parrucca rosa e gli accessori da donna, poi si è un po’ lasciato prendere la mano. Un giorno si veste da Britney Spears, un giorno con le piume come Renato Zero, un altro interpreta David Bowie e un altro ancora ripropone il concerto dei Nirvana a MTV Unplugged del 1993. Tutto figo, certo, ma niente di suo. È tutto già stato fatto da artisti che, oltre all’immagine e all’immaginario, hanno creato un loro stile musicale e artistico, senza prenderlo da altri, senza creare continui omaggi per far vedere che erano artisti.

Sappiamo bene quanto l’immagine sia fondamentale per un artista, tanto quanto, se non più, della musica stessa, ma c’è chi crea una moda e chi la segue. E per me la differenza è sostanziale.

Kurt Cobain ha creato la moda degli occhiali bianchi dal nulla, semplicemente indossandoli per un servizio fotografico per nascondere le occhiaie. Molti anni dopo quegli occhiali sono diventati il simbolo della trap. E questo è solo uno dei tantissimi esempi. Freddie Mercury è stato ed è tutt’ora un’icona di stile e il suo stile è sempre stato assolutamente riconoscibile. Se pensi a Freddie Mercury pensi ai jeans attillati e alla canotta bianca. Sono suoi, di default.

Oggi è uscito Forever and Ever di Rosa Chemical e cosa possiamo dire di lui? Sicuramente che è eclettico, un esibizionista, una persona che vuole abbattere con la sua immagine il concetto di genere. E per carità gli riesce bene. Ma se pensi oggi a quel concetto, non puoi non pensare a Lil Nas X. La differenza per me, è che uno ci prova, l’altro ti trasporta completamente nel suo mondo e nel suo immaginario, tanto che pure Mambolosco per il suo ultimo singolo si rifà a livello estetico a quell’immaginario lì.

Se pensi a un artista, la prima cosa che ti viene in mente è la sua immagine. Così Fabri Fibra è quello della tuta adidas, Sfera Ebbasta quello con il ciuffo rosso, Noyz Narcos quello con la t-shirt con le scritte e i pantaloni corti e così via. A volte basta poco per differenziarsi, per rendere la propria immagine assolutamente distinguibile. Mentre spesso vediamo artisti strafare, al punto che prendono talmente spunto da altri da non essere più originali, ma solo una caricatura.

Che poi alla fine, se stai a vedere, te li spacciano tutti come omaggi. E ok, io voglio vedere quando finiscono di rendere omaggio cosa tirano fuori.

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