Come Lidl è entrata nello streetwear

Gli amanti dello streetwear sono abituati a lunghe code anche notturne per accaparrarsi l’ultimo modello esclusivo di Nike, ma se un anno fa ci avessero detto che sarebbe successo anche per la linea di abbigliamento firmata da un supermercato non ci avrei creduto.
Del resto, fino a 15 anni fa pensare di comprare le scarpe di un supermercato era un po’ una condizione ritenuta cheap, per quelli che economicamente non potevano permettersi magari di acquistare capi firmati, ora è diventata cool. E lo è diventata da quando Lidl ha lanciato la sua linea di abbigliamento.
E così da nord a sud Italia, noncuranti del lockdown, abbiamo visto immagini di code, folla e ressa ai supermercati Lidl per comprare, non la farina o l’alcol com’è successo a marzo, ma le scarpe, le ciabatte e le calze firmate Lidl.



La collezione Lidl è già sold out, esattamente com’è successo quest’estate in Gran Bretagna, Germania, Belgio e Finlandia: un successo clamoroso, al pari dell’ultima collabo tra Travis Scott e Jordan, o del nuovo drop Supreme.
Lidl è a tutti gli effetti entrata nello streetwear in un modo dirompente quanto ignoto. Non sono stati usati grossi nomi della musica internazionale o dello sport per sponsorizzare la collezione, semplicemente se ne è parlato come spesso accade, com’è accaduto con le borse Ikea ed esatto come allora il successo è stato clamoroso, tanto che le scarpe, vendute ad un prezzo di 13 euro nei supermercati, sono state poi oggetto di un’operazione di reselling online: su Internet già questa estate erano in vendita a prezzi folli, fino a 400 euro.

E alla fine si tratta di una collezione, non solo basica e decise low cost, ma anche semplicissima fatta con i colori del supermercato e la scritta Lidl, ma che di fatto ha fatto impazzire gli italiani (e non solo) facendo di Lidl un brand di streetwear e un must have a tutti gli effetti.

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