È giusto che Sfera Ebbasta non partecipi a The Voice?

Dopo l’altolà dell’ad Rai Fabrizio Salini sulla presenza di Sfera Ebbasta tra i quattro giudici del programma, Fremantle si è sfilata dal progetto.
La decisione sarebbe legata al fatto che la società di produzione aveva raggiunto un accordo con la Rai sul cast, Simona Ventura alla conduzione e i quattro coach: Sfera Ebbasta, Gué Pequeno, Morgan, Elettra Lamborghini. Non a caso per ieri mattina era previsto uno shooting fotografico a Milano con la conduttrice e la squadra di giudici al completo, shooting che non ha avuto luogo. Ieri infatti si temeva che il programma venisse cancellato. Dopo l’addio di Fremantle al progetto, il direttore di Rai2 assicura che il programma si farà, partirà il 23 aprile, ma bisogna cercare al più presto un giudice che sostituisca Sfera Ebbasta.

È giusto? Nì. Da una parte la Rai è una televisione pubblica e come tale deve salvaguardare quelle che possono essere le critiche dei telespettatori e deve comunque portare rispetto a quanto avvenuto a Corinaldo. Dall’altra Sfera Ebbasta non ha colpa alcuna, anzi, è stato messo alla gogna mediatica per mesi inutilmente e in modo estremamente pesante e scorretto e sembra che debba continuare a pagare per colpe non sue. Purtoppo siamo in un Paese dove vige il pregiudizio e Sfera sarebbe stato attaccato comunque per la partecipazione a The Voice anche se quanto accaduto a Corinaldo non avesse mai avuto luogo, basti pensare ai recenti fatti che hanno visto come protagonisti, anche se in modo diverso, Achille Lauro e Mahmood.

Di fatto l’Italia vuole usare personaggi che fanno presa sul pubblico più giovane, ma al tempo stesso non li vuole così come sono, vuole la versione semplificata e modellata per famiglie. Vi ricordate le critiche contro Sfera per la sua esibizione al concerto del primo maggio? Quanto l’hanno massacrato per i Rolex? In un contesto come quello della Rai e in un momento come questo, dove la spada Corinaldo pesa ancora sulla sua testa, forse la partecipazione a The Voice non gli avrebbe giovato molto.

C’è anche da dire che Sfera non ha fatto niente ingraziarsi in qualche modo il pensiero dei criticoni. Dopo la tragedia è rimasto in silenzio, poi un lungo post su Instagram, altro silenzio accompagnato dal tatuaggio con le sei stelline in memoria delle vittime, per poi tornare con la strafottenza che lo contraddistingue a Natale con tanto di dito medio alzato, storie con le solite canne, e un bel pacco, Happy Birthday. Forse, un pensiero nel giorno di Natale alle famiglie delle vittime sarebbe stato gradito, non perché lui avesse una qualche colpa, ma perché l’Italia non dimentica e spesso è più conveniente far buon viso a cattivo gioco. Forse avrebbe dovuto essere meglio consigliato da chi lo segue da vicino su come affrontare i social nei mesi successivi, purtroppo, nonostante sia un ragazzo di soli 26 anni, è un personaggio pubblico e come tale avrebbe dovuto meditare e dosare i propri atteggiamenti pubblici. Fatto sta che non è giusto che paghi ulteriormente per qualcosa di cui non ha colpa, e la partecipazione a The Voice avrebbe potuto anche essere la svolta per mettere una pietra sopra i pregiudizi passati, che a quanto pare non sono passati per niente.

In tutto questo, il fanculo su Instagram di Sfera sembra essere rivolto proprio alla Rai che gli ha chiuso le porte in faccia.

 

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A volte penso solo fanculo ?

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