5 momenti rap al Festival di Sanremo

5 momenti rap al Festival di Sanremo

1 Marzo 2021

Rap e Festival di Sanremo non hanno sempre avuto un rapporto idilliaco. Negli ultimi anni, però, sono stati molti i rapper, o comunque gli artisti cosiddetti urban, che hanno calcato il palco dell’Ariston, sia in qualità di big in gara, sia come ospiti.
Quella del 2014 è stata una delle edizioni forse più rap della storia del Festival di Sanremo. Dargen D’Amico era giudice nella sezione giovani, vinta da Rocco Hunt con Nu juorno buono, Coez ha partecipato (alle selezioni) con Chiama me e Frankie hi Energy con Un uomo è vivo.

Anche l’edizione del 2016 è stata abbastanza rap, con Clementino e Rocco Hunt, che, con Wake up è riuscito a svegliare per pochi minuti il pubblico mummificato dell’Ariston.
Clementino ci ha provato anche nel 2017, per poi capire che quello forse non era il palco adatto a lui. L’edizione del 2018 è stata invece la meno rap di tutte, mentre nel 2019 e nel 2020 abbiamo avuto una quota rap o urban, che dir si voglia, abbastanza degna.

Mahmood, Shade, Achille Lauro, Rancore, Elettra Lamborghini, Livio Cori, Briga, Boomdabash, Junior Cally, per citarne alcuni, hanno calcato il palco dell’Ariston e a trionfare, nel 2019, è stato Mahmood con una canzone prodotta da Charlie Charles e Dardust, senza contare il fatto che Guè Pequeno ha duettato con lui.

L’anno scorso invece, Rancore ha vinto il premio per il miglior testo, Ghali è stato ospite di una delle puntate, Junior Cally non se l’è cagato nessuno, Elettra Lamborghini ha dato la conferma di non saper cantare dal vivo e Achille Lauro ha monopolizzato l’attenzione con i suoi look.

Ora, il Festival è alle porte, domani infatti si partirà, e sul palco vedremo Ghemon, Willie Peyote, Madame, Fasma, Fedez, Random in gara, Achille Lauro ospite fisso, Vegas Jones e Neffa durante la serata dei duetti, Enzo Dong, Lele Blade, Samurai Jay e Ivan Granatino ospiti con Gigi D’Alessio.
Sembra proprio che, nelle ultime tre edizioni, anche il Festival di Sanremo abbia dovuto in qualche modo “piegarsi” a quello che è il genere che domina le classifiche, anche se ovviamente il rap a Sanremo è decisamente meno rap.