Travis Scott sulla tragedia di Astroworld: “quei fan erano come la mia famiglia”

Travis Scott ha recentemente rilasciato un’intervista per GQ, nella quale ha affrontato argomenti importanti, come la volontà di iscriversi ad architettura una volta terminato il tour e la tragedia avvenuta all’Astroworld Festival nel 2021, dove 10 persone hanno perso la vita e migliaia sono rimaste ferite.

Ci penso sempre. Quei fan erano come la mia famiglia,” ha detto Scott. “Provo compassione per quelle persone e per le loro famiglie.”

Parlando di come quel periodo “eccessivamente devastante” abbia influenzato il suo processo creativo con il suo nuovo album Utopia, Scott ha detto che ci sono voluti “mesi e mesi e mesi” dopo quella notte per tornare alla sua musica.

Quando fai musica, pensi alle cose che accadono nella vita e alle cose che accadono nella tua vita, e ti connetti con esse. Quel momento per le famiglie, per la città, sai, è stato devastante“, ha detto.

Scott ha aggiunto che è stato “terapeutico” per lui essere “in grado di incanalare parte di quell’energia nella musica“.

Parlando invece di argomenti decisamente più leggeri e frivoli, Travis Scott ha svelato perché nelle foto posa sempre con la testa rivolta verso il basso.

Sì, la mia testa è giù. Non sono un amante delle foto. Penso che la gente pensi che io stia posando, ma non è così. Sto solo guardando in basso“.

Come se desiderassi che finisca presto?

No, guardo in basso e poi quando è finita possiamo ridere e tornare a fare quello che facevamo prima“.

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