Spagna, il rapper Hasél è stato portato in carcere per crimini di espressione
Pablo Hasél, il rapper spagnolo accusato di apologia di terrorismo e ingiurie alla Corona e alle istituzioni dello Stato, è stato portato in carcere dove sconterà una pena di 9 mesi.
“Morte allo Stato fascista“, grida alla folla mentre viene arrestato all’interno dall’Università di Lleida, dove si era barricato per sfuggire simbolicamente al mandato contro di lui dopo la condanna per gli insulti contenuti nei post su Twitter e nei testi delle sue canzoni. “Dovranno piegarmi per prendermi” ha twittato nei giorni scorsi.
In Spagna scoppia il caos, tra manifestazioni pro e contro l’arresto di Hasél, che ha di fatto riaperto il dibattito sulla riforma del sistema giustiziario spagnolo, dove la repressione nei confronti della libertà di espressione si è inasprita, e dove la legge ley mordaza, ovvero la legge bavaglio, punisce diverse manifestazioni della libertà di espressione.