Sfera Ebbasta King del marketing
A scuola prendeva sei, ha lasciato senza diplomarsi, qualche lavoro saltuario e poi la musica. Che sia stato spinto adeguatamente é indubbio, che abbia alle spalle persone competenti in ambito comunicazione anche, ma tutto quello che tocca Sfera diventa oro e virale.
Rockstar é stato il più venduto dei primi sei mesi dell’anno non tanto per le qualità artistiche, sono usciti dischi nettamente superiori, come Enemy di Noyz Narcos per citarne uno, eppure in vetta c’è Sfera, capace di far diventare una hit anche Tesla. La stessa sorte non é capitata a Peace & Love perché oggettivamente era penosa, ma il punto é che Sfera é un ottimo marketing manager. La sua immagine, il suo immaginario, le sue mosse social e non parlano per lui e per la sua musica. Riesce a fare sempre la cosa giusta per catalizzare l’attenzione, conquistare i fan e fare soldi.
Pablo é subito diventata una hit, la Challenge dei balletti più virale di quella di Drake, se pensiamo solo all’Italia. Da noi in pochi hanno cagato la in my feelings challange, ma la Pablo Challenge la ballano anche i bambini. É questo il punto: individuare il target di riferimento e fare breccia su quello e Sfera fa sempre centro.
Ottima, vista dal suo punto di vista, la mossa di prendere Gué Pequeno in BHMG. Lui, che é cresciuto con il mito dei Dogo, si ritrova a 25 anni ad avere un’etichetta nata da pochi mesi che produce Gué Pequeno… chiamiamolo stupido… Certo, Drefgold é stato un buco nell’acqua, ma con Gué ha fatto poker d’assi.
Sfera Ebbasta sa fare più marketing che musica, se fossi una multinazionale lo prenderei come direttore marketing e comunicazione, saprebbe vendere la merda per cioccolato. Dal punto di vista musicale dovrebbe a questo punto fare un passo in avanti, sacrificare una fetta di pubblico, alzare l’età del target di riferimento e fare un disco o un ep sullo stile americano, magari seguendo la scia di Travis Scott. Ma lo farà solo se dal punto di vista del ritorno di immagine ed economico gli converrà farlo. Vuole rimanere al top e per farlo ha bisogno della giovane età del suo pubblico.