Sfera Ebbasta dice sempre le stesse cose?

Venerdì (15 ottobre) Sfera Ebbasta ci ha stupito con una doppietta, Uhlala e Triste, ovvero gli ultimi due brani che vanno a completare Famoso, il suo ultimo disco uscito a novembre 2020.

Chi si aspettava di sentire il tanto chiacchierato featuring di Drake sarà rimasto deluso, così come chi sperava di sentire qualcosa di diverso da Sfera. Non è cambiato niente. Sfera da Rockstar ad oggi dice sempre le stesse cose che si possono racchiudere nella frase prima non avevo niente ora ho tutto, ho successo, sono ricco e gli altri sono invidiosi. Un concetto sul quale ruota l’intero disco (Famoso) e gran parte della discografia di Sfera.

Uhlala infatti parla proprio di questo, della sua vita da quando era un adolescente povero e della sua vita da ricco e famoso cantante, il tutto accompagnato dal solito ritornello catchy, che in questo caso è coi problemi c’ho una calamita Uh-la-la, c’era un K nell’Invicta.

Sfera Ebbasta dice sempre le stesse cose nelle sue canzoni, ma questo è un male? È un problema?

Perché questa formula del testo semplice, immediato, di facile comprensione, accompagnato da un ritornello catchy e da basi fighissime è quello che ha reso Sfera Sfera e funziona. Funzionava con Rockstar e funziona ancora oggi. E se una cosa funziona perché cambiare? Perché impegnarsi se gli basta una strofa corta per fare un disco di platino, come cantava in Cabriolet di Salmo?

Ad oggi Sfera è uno degli artisti italiani più ascoltato al mondo, i numeri li fa, i dischi li vende, la gente continua ad ascoltarlo, nonostante dica sempre le stesse cose. E se non fosse Sfera, ma un altro avrebbe già floppato, sarebbe già finito nel dimenticatoio, nel cestino, insieme ai tanti fenomeni esplosi che poi sono spariti.

Ma Sfera no. Forse il suo successo e il fenomeno che ha creato possono essere inspiegabili eppure sono qui davanti agli occhi di tutti. C’è chi dice che se non si evolverà verrà sorpassato e surclassato da artisti come Blanco che stanno portando una wave tutta nuova. Io dico di no. Sono convita che il fenomeno Sfera sia più che mai solido e duraturo e soprattutto destinato a restare nel tempo, anche perché, nonostante gli ultimi due singoli siano estremamente ripetitivi, Sfera ha il suo pubblico, un pubblico molto vasto che quando lo ascolta non cerca il testo, la varietà, ma si aspetta di sentire Sfera. E in Uhlala e in Triste c’è Sfera. C’è lo Sfera che ti racconta che prima era povero e ora ricco e ti dà il ritornello per i TikTok e c’è lo Sfera che prosegue il percorso latino iniziato con J Balvin, anche se lo fa con una strofa davvero elementare, ma resta Sfera, lo stesso Sfera che piace al suo pubblico e che da lui vuole esattamente questo.

Il problema forse si presenterà quando quel pubblicato crescerà, smetterà di fare i balletti su TikTok e passerà a musica più “seria”, ma ci sarà già un altro pubblico per Sfera. Lui stesso crescerà e si evolverà (si spera), ma difficilmente flopperà come tanti.

Quindi Sfera dice sempre le stesse cose? Sì, spesso e volentieri è ripetitivo, ma alla fine funziona e quindi chissenefrega.

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