Secondo Rhove la scena italiana è “noiosissima”
Proprio l’altro giorno ho scritto un articolo su come questa moda di archiviare i post per creare hype sia ormai obsoleta e di come funzionasse solo quando a farlo era Travis Scott.
Che poi archiviare non è neanche un problema, ma è il creare hype a tutti i costi che spesso e volentieri risulta macchinoso e forzato.
E poi leggo alcune parole scritte da Rhove, che definisce noiosissima la scena italiana e la invita a smettere di imitare Travis Scott e l’America.
“Scena italiana noiosissima, si credono tutti Travis Scott non fanno altro che hyppare, basta, uscite dal film, siamo in Italia. Mi sono rotto il cazzo di sta finta America, tornate alla realtà per favore e rimanete rapper che poi i problemi diventano più grossi di voi e entrate nelle crisi esistenziali”.
Un discorso per certi aspetti giusto, ma anche confuso. Rhove è poco più di un emergente e arrivare a definire noiosissima una scena della quale evidentemente aspira a far parte è contraddittorio e spocchioso. Lui è bravo, sembra anche abbia talento, e che stia portando un suono interessante, ma ricordiamoci che anche di Sfera Ebbasta nel 2016 dicevamo queste cose, poi è diventato ripetitivo.
La scena italiana è noiosissima?
In parte sì, ma dipende cosa intendi per scena. Se per scena ti riferisci a Rondo, Baby Gang, la Seven 7oo o Shiva, ti do ragione. Ma la scena non sono solo loro. Possiamo dire che Marracash, Salmo, Guè, Noyz, Fibra, Rancore, Lazza, Ernia, Tedua o Bresh sono noiosi?
È vero che questa smania di hype fa credere a tutti di essere Travis Scott, ed è vero che molti copiano i rapper americani nel l’atteggiamento e nello stile, ma c’è anche chi copia quelli della Gran Bretagna e chi i francesi.
Proprio come Rhove, che è la versione italiana di JUL.
Chi è senza peccato scagli quindi la prima pietra.