Secondo la polizia di New York la drill sarebbe la causa dell’aumento esponenziale della criminalità

La notizia che sta facendo un po’ discutere nel mondo del rap arriva dalla Polizia di New York che ha associato l’aumento della violenza in città alla musica drill.

Sì, siamo a New York, non a Fuori dal Coro da Mario Giordano, che è solito associare la violenza ai testi rap e trap.

Tornando alla notizia, secondo la polizia di New York, nel 2021 gli episodi di violenza in particolar modo nei confronti della della comunità asioamericana, sono aumentati del 100% e sono passati da 28 aggressioni nel 2020 a 129 nel 2021. Ad aumentare in modo preoccupante sono stati anche i casi di violenza nei confronti della comunità LGBTQ+ e della comunità ebraica.

A fronte di questo incremento di criminalità, la polizia di New York sostiene che sia una diretta conseguenza della diffusione della musica drill, nei cui testi si parla prevalentemente di criminalità.

La polizia, sulla base anche degli ultimi 4 mesi, durante i quali sono stati 7 i rapper emergenti di New York uccisi da gang rivali o arrestati, si dice preoccupata sull’influenza che la drill ha sulla comunità.

Ma è davvero colpa della musica? O la musica è un’opportunità per uscire da determinate situazioni di violenza e criminalità?

Fivio Foreign, uno degli artisti di punta della drill e in particolare della Brooklyn Drill, è assolutamente contrario all’opinione della polizia di New York e ha commentato: “cercano di togliere la musica drill dalle radio, cercano di impedirne la trasmissione. Stiamo facendo meeting con tutti, cerchiamo di farglielo capire: non è la musica che sta uccidendo le persone. La musica sta aiutando i ragazzi ad uscire dal blocco. Capite? Ne abbiamo bisogno. Voi volete solo che noi stessimo nel quartiere a ucciderci l’uno con l’altro”.

Se in Italia verrebbe da ridere associare i testi drill o trap alla criminalità reale, non si può dire lo stesso degli Stati Uniti. In Italia si parla per lo più di racconti di fantasia ed emulazione, negli USA da sempre il rap è associato alle gang e alla criminalità. Detto questo non credo sia lecito puntare il dito contro la musica, non sono i testi, o un genere in particolare a generare violenza, sono i luoghi in cui uno nasce e vive, che induce a un certo tipo di vita e comportamenti.

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