Salmo batte i record di Sfera e Gué Pequeno
Playlist è uscito da soli due giorni e non si fa altro che parlarne, è indubbiamente il disco migliore uscito finora, accompagnato anche da record mai visti: 9.956.884 stream, record assoluto italiano per Spotify nelle prime 24 ore. Tutte le 13 tracce di Playlist sono nelle prime 13 posizioni della Top 50 Italia e Salmo è anche il primo artista italiano a piazzare 8 brani nella Global Chart di Spotify. Non c’è che dire… 90 minuti di applausi. Ma Salmo, sebbene abbia battuto tutti i record, non è il primo artista a fare record in questo 2018.
Andiamo a gennaio, più precisamente al 19 gennaio, data di uscita di Rockstar di Sfera Ebbasta, uno degli album più chiacchierati dell’anno. Bene, esattamente a quattro giorni dall’uscita, Rockstar aveva già fatto il record di streaming su Spotify accumulando milioni di stream al giorno tanto da entrare nella top 100 mondiale della piattaforma. Un traguardo questo che non era mai stato raggiunto da nessun artista italiano prima. Non solo, all’epoca Sfera aveva registrato sold out per tutte le date del tour appena annunciato.
Andiamo a settembre, più precisamente al 21, quando Gué Pequeno ha portato Sinatra, il suo quinto album uscito il 14 settembre, in vetta alla chart, raggiungendo il primo posto della classifica ufficiale FIMI/GfK e al primo posto anche della classifica Vinili. Con oltre 20 milioni di stream, era l’album più venduto e ascoltato in Italia. Nella TOP SINGOLI FIMI-GfK, erano ben 7 le tracce dell’album in Top 10 di cui 6 ricoprenti le prime 6 posizioni della classifica: BORSELLO, CLARO, TRAP PHONE, 2%, MODALITA’ AEREO, BASTARDI SENZA GLORIA e BLING BLING (ORO) al nono posto.
Il 21 settembre però è uscito anche 90MIN di Salmo, primo singolo estratto da Playlist che ha battuto il record di streaming nelle prime 24 ore, ben 1 milione.
Da lì è risultata subito chiara la potenza di Salmo, che ha registrato anche una data al Forum già sold out ancora prima che uscisse il disco. Ok, bravi tutti, però quello che mi chiedo è ci sono stati per caso due pesi e due misure? Non nel conteggio dei numeri ovviamente, ma nella percezione di questi dischi. Rockstar è stato osannato, il disco più venduto dei primi sei mesi del 2018, il disco dei record, il disco dell’anno, eppure ha ricevuto più critiche che consensi. Sinatra idem, è considerato da molti il disco peggiore di Gué Pequeno, risultato pochi applausi per i record di Sfera e Gué e standing ovation per Salmo. Certo, due pesi e due misure dettati anche dallo spessore dei dischi e degli artisti in questione. Se da Gué Pequeno ci aspettavamo di più, Sfera l’abbiamo sempre considerato un sopravvalutato e Salmo? Questo exploit di Salmo è capitato a fagiolo nel momento giusto, senza nella togliere al disco che è una bomba, è uscito nel momento giusto, nel momento in cui anche gli ascoltatori ne avevano bisogno. Stufi di borselli, cupidi, sksk, yaya, c’era bisogno di un disco forte, d’impatto e concreto e Salmo l’ha fatto. Ma è stato più questo nostro bisogno a premiare Salmo, eravamo sicuri che non ci avrebbe deluso e non l’ha fatto, ma ne eravamo talmente sicuri da comprare i biglietti per la data al Forum molto prima che uscisse il disco. Insomma su Salmo abbiamo messo la mano sul fuoco certi di non scottarci e non ci siamo scottati.