Sale a 7 il numero dei membri della YSL che hanno patteggiato e le cose non si mettono bene per Young Thug

Il caso RICO di Young Thug continua e per lui le cose non si mettono affatto bene.

Sale a 7 il numero dei membri della YSL che hanno deciso di patteggiare e guadagnarsi la libertà.

L’ultimo, come riporta l’Atlanta Journal-Constitution, è Antonio Sledge, condannato a 15 anni di libertà vigilata dopo essersi dichiarato colpevole di cospirazione per aver violato il RICO Act e possesso di un’arma da fuoco.

L’uomo, noto anche come Mounk Tounk, ha accettato di testimoniare al processo che si terrà il mese prossimo se richiesto, anche se avrà comunque la facoltà di appellarsi al Quinto Emendamento.

Pare che Sledge abbia parecchio danneggiato la possibilità di Young Thug di poter essere rilasciato, dal momento che nella sua deposizione ha ammesso che sono stati alcuni membri della YSL ad aver ucciso Donovan Thomas Jr. nel 2015 e ad averlo fatto proprio per conto della YSL. Ma non è tutto: ha anche dichiarato che lui e altri sono andati a casa di Young Thug dopo l’omicidio, che il rapper ha dato a lui e ad altri affiliati denaro dopo l’uccisione di Thomas Jr e che due stazioni di servizio sono state utilizzate come sede dai membri della YSL per vendere droga.

Sumlin si è dichiarato colpevole di cospirazione per violare il Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act, di due capi d’accusa di cospirazione per aver commesso un crimine e di partecipazione ad attività criminali di bande di strada.

Il processo inizierà il 9 gennaio, il numero degli imputati ora è sceso a 21, ma in molti sostengono che Young Thug non uscirà di prigione perché i pubblici ministeri lo considerano l’obiettivo di questo caso e stanno cercando in tutti i modi una condanna che lo tenga dietro le sbarre.

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