Quando dicevano che Mondo Marcio era la copia di 50 Cent

Il 27 gennaio 2006 Mondo Marcio pubblicava Solo un uomo, il suo secondo album pubblicato dalla Virgin Records.

Il disco, con brani come Segui la stella, Dentro alla scatola e Nessuna via d’uscita, che  ormai sono diventati un culto, è stato un successo all’epoca, tanto che ha raggiunto persino la decima posizione in classifica, un record se pensiamo al rap nel 2006.

Mondo Marcio aveva solo 19 anni e ha portato un disco completamente scritto da lui e quasi completamente prodotto da lui. Un disco che ti parla, che ti racconta, che ti entra dentro e che non ti fa sentire solo, al contrario, capito. La sensazione di essere capita da qualcuno che neanche ti conosce, da qualcuno che ti parla meglio di chiunque altro è quello che ho provato ascoltando la prima volta Solo un uomo. E qui ci sta bene in detto e vivrai con le cuffie nelle orecchie ascoltando le parole di chi ti capisce senza neanche conoscerti.

Ma nonostante il successo di Solo un uomo, sono stati in molti a criticarlo, a definirlo banale, non veritiero nel racconto e una copia italiana di 50 Cent. Addirittura c’è stato chi ha “accusato” la major di aver investito troppo sul disco e Mondo Marcio di cantare come se avesse una mela in bocca. Tutto questo quando ancora esisteva il diritto di critica e quando del rap italiano non capiva un cazzo nessuno.

Ma all’epoca in molti erano concordi nel dire che Mondo Marcio sembrasse la copia italiana di 50 Cent e sui siti, negli articoli del 2006, leggi cose di questo tipo:
Ovunque si dice bene di “Solo un uomo” come se fossero tutti sotto contratto con la Virgin. Ma chi sperava in una identità propria e distintiva del rap italico, da costruire con una sorta di orgoglio nazionale, ispirandosi alle radici, ma senza ricopiare, può arrendersi all’ascolto di queste 15 tracce più skit in puro hip-hop non-italiano in italiano. E questo potrebbe suonare come complimento se l’obiettivo è raggiunto e se non si ambisce al grime inglese, al flow tipico francese, tedesco o all’aspro approccio nord europeo. Per Mondo Marcio e major è tempo di importare, mescolare e imporre.

Cosa penso io? Che Mondo Marcio ha sempre avuto un flow che risulta internazionale pur essendo italiano, è il suo marchio di fabbrica e che Solo un uomo è un disco che, per come è fatto e per quello che racconta, resta senza tempo, perché riesce a parlarti e a darti emozioni. Eppure questo vizio di prendere un rapper italiano e dirgli sei la copia di l’abbiamo sempre avuto. Mondo Marcio era la copia di 50 Cent, Fabri Fibra la copia di Eminem, eppure stiamo parlando di rapper con un’identità. La verità è che certi dischi, quando sono fatti bene, restano nel tempo e che il rap italiano non è stato capace di creare un proprio suono e una propria identità forte a livello internazionale, è sempre stato un po’ visto come il fare un qualcosa che non ci appartiene. E in parte è vero.

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