Perché stanno girando video e foto sui social in cui alcune persone danno fuoco alle proprie Nike?

Just Do It. Credi in qualcosa, anche se significa sacrificare tutto.

É la nuova campagna Nike il cui volto è Colin Kaepernick, ma chi è e perché fa tanto discutere?

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É  un giocatore di football che per protestare contro la violenza nei confronti delle persone di colore negli Stati Uniti cominciò a non alzarsi in piedi durante il canto dell’inno, rituale pre partita. Quando spiegò il motivo per cui rimase inginocchiato si ritrovò al centro della bufera: tantissimi gli attacchi, soprattutto da parte dei fan conservatori, ma anche moltissimi segni di sostegno approvazione. Se da un lato diversi giocatori  si unirono a lui, tanto che la NFL ha deciso definitivamente di creare una regola ad hoc, dall’altro Kaepernick si ritrovò come avversario il presidente degli Stati Uniti in persona. Donald Trump infatti twittó che “il popolo americano è stufo della mancanza di rispetto che la NFL sta restituendo al nostro paese, alla nostra bandiera e al nostro inno nazionale“.

Ma cosa c’entra con Nike e perché molte persone stanno dando fuoco alle sneakers?

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La nuova campagna del brand è stata vista come una chiara presa di posizione contro la politica di Trump e a favore non solo della libertà di pensiero ma anche dei diritti civili che la comunità nera si vede continuamente negata in molte parti degli Stati Uniti. Una scelta che molti clienti Nike non hanno affatto gradito, e che per questo hanno cominciato a distruggere i prodotti del brand sotto l’hashtag #burnyournikes, oppure stanno tagliando le calze, sempre sotto hashtag simili come #boycottnike e #justburnit.

Colin Kaepernick e Nike portano avanti a testa alta la loro idea CREDI IN QUALCOSA ANCHE SE SIGNIFICA SACRIFICARE TUTTO.

[fonte giornalettismo]

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