Perché in questi giorni si parla del Revolve Festival e del Fyre Festival?

Più che del Coachella, del suo ritorno dopo lo stop di due anni causa pandemia, degli artisti e delle performance, in questi giorni si sente parlare spesso del Revolve Festival e di come sia stato un fallimento totale.

Il Revolve Festival, organizzato in concomitanza con il Coachella dall’omonimo brand, è stata una delle attrazioni del weekend scorso e del Coachella stesso. Il problema è che si parla di lui solo per le falle nel sistema di trasporti e logistica, tanto da essere stato definito un disastro come il Fyre Festival.

Al Revolve Festival, che si è tenuto presso la tenuta Merv Griffin di La Quinta, in California a pochi miglia dal Coachella, si sono esibiti Jack Harlow e Post Malone e sono stati coinvolti diversi influencer e fashion blogger. Peccato che sono stati pubblicati tantissimi video che mostrano i partecipanti che inseguivano le navette per raggiungere il festival e si lamentavano di essere rimasti ore sotto al sole senza cibo nè acqua e in mezzo alla sporcizia.

L’accesso è consentito solo su invito, anche se per partecipare si paga $2.000.

Avrebbe dovuto essere un evento esclusivo, con drink gratis a base di tequila del brand di Kendall Jenner, cibo del supermercato californiano di lusso Erewhon, shopping, regali, esibizioni Post Malone, Jack Harlow e Willow Smith, e tanti ospiti del calibro di Kim Kardashian e Timothée Chalamet. Ma è stato un vero e proprio disastro. I video sono diventati virali e mostrano, anche in modo divertente, quello che sarà ricordato come un flop. Tanto da essere stato subito definito dai partecipanti il Fyre Festival 2.0.

I problemi principali sono stati legati al trasporto, perché per raggiungere il festival erano necessarie le navette. Peccato che queste di siano rivelato poco organizzate, tanto che la gente è stata costretta ad aspettare sotto il sole i bus, per ore, senza neanche l’acqua. Un altro problema ha riguardato gli inviti, poiché c’è stata molta confusione tra invitati VIP e non.

Fyre Festival

Ed ecco che il flop Revolve Festival ci riporta al 2017. Al Fyre Festival, ovvero l’evento che si sarebbe dovuto svolgere nell’isola vagamente di Great Exuma, che è stata soprannominata per l’occasione Fyre Cay, per due settimane da aprile a maggio 2017.

Organizzato dall’imprenditore Billy McFarland, fondatore della Fyre Media, e da Ja Rule, per promuovere un’applicazione musicale dell’azienda di McFarland, l’evento era stato promosso come un festival all’insegna del lusso e della musica, ma di fatto è stato chiuso anticipatamente.

Il festival è stato un completo fallimento. Durante la prima settimana di inaugurazione, l’evento riportò numerosi problemi relativi alla sicurezza, agli alloggi per gli ospiti e alla presenza degli artisti al festival. In seguito, il festival è stato rinviato a tempo indeterminato, dopo che alcuni partecipanti erano arrivati sull’isola trovando solo tende e panini preconfezionati invece delle ville di lusso e pasti da gourmet loro promessi al momento del pagamento per l’ammissione all’evento.

Nel boom delle polemiche, Ja Rule si è discolpato negando che si trattasse di una truffa. Ma anche se non fosse stata una truffa, è stato sicuramente un disastro.

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