Perchè gli YouTubers sono più influenti dei giornalisti? Pt. 2
Arcade Boyz vs Sto Magazine
Qualche giorno fa ho provato a spiegare perchè oggi gli YouTubers sono più influenti e credibili dei giornalisti di settore. Di fatto la mia è stata un’analisi sul cambiamento di rotta della stampa, principalmente digitale, che ha portato alla totale mancanza di una critica in favore di un lecchinaggio diffuso. Oltre a questo, credo che un video sia molto più diretto di un articolo o di un’intervista scritta, sia più divertente, più d’impatto, meno noioso e che oggi si si sia persa la voglia di leggere. Gli YouTubers sono entrati in modo diretto, spesso irriverente, nelle case del pubblico e hanno colmato un vuoto che la stampa stessa ha lasciato.
Caso a parte, quando parlo di stampa, è Sto Magazine. Una realtà che da sempre ha suscitato la mia curiosità. Chiamandosi magazine, io nella mia ignoranza, è da quando è uscito che aspetto un magazine, ovvero un sito, ma ormai ho smesso di aspettare accettando il fatto che sia solo una pagina Instagram e un canale YouTube. Questa realtà è nata con Ghali, artista che dovrebbe essere indipendente ma che sappiamo non esserlo, è possibile che Sto, il cui unico scopo sembra essere quello di propsare gli artisti e essere propsato da loro, abbia stretto un qualche accordo con le altre etichette discografiche e i management? Il dubbio è più che lecito, vedendo la quantità di nomi grossi del rap che promuovono e condividono puntualmente ogni post pubblicato da Sto, ma forse sono io che non ne capisco la grandezza e potenza. Un’altra cosa che però non mi è chiara sono i numeri, i followers della pagina Instagram di Sto sono sempre e comunque superiori alle visualizzazioni che ottengono i loro video su YouTube. Mi chiedo: se ho 175 mila follower e poi i miei video raggiungono 10/13 mila visualizzazioni, dove sono tutte quelle persone che mi seguono su Instagram quando pubblico un video su YouTube? Io in matematica non sono un genio, ma i conti non mi sembra che tornino, anche perchè va detto che i video di Sto sono fighi e di altissimo livello, quindi, vista la sua fanbase, meriterebbero più visualizzazioni.
E qui, come si suol dire, casca l’asino. Mi sono imbattuta su YouTube sull’intervista fatta da Sto a En?gma, ben eseguita, domande canoniche, niente di particolarmente esaltante, un’intervista assolutamente ben fatta ma classica. E ho guardato la reaction degli Arcade Boyz. A dire la verità non sono riuscita ad arrivare alla fine perchè Barlow con i capelli sciolti proprio non riesco a guardarlo, scusate.
Guardando i numeri Sto Magazine su Instagram ha 189k followers, gli Arcade Boyz 46,1k quindi meno della metà. Se i numeri fossero reali, ogni video di Sto avendo come protagonisti gli artisti ed essendo decisamente ben fatti e curati, dovrebbe superare di gran lunga le visualizzazioni degli Arcade Boyz. E invece così non è. Parlando di En?gma (ma questo non è l’unico caso) i due YouTubers battono Sto a 38.726 contro 37.410.
Per carità, non è di certo una vittoria schiacciante, ma da una parte abbiamo due ragazzi su un divano che parlano e di un disco e dall’altra l’artista in carne e ossa e per quanto En?gma non sia tra i rapper più in voga al momento, non abbia un pubblico composto prevalentemente da giovanissimi e un seguito paragonabile e uno Sfera Ebbasta, questi numeri sono assolutamente sintomatici e significativi e non solo per il mio sospetto che i follwers di Sto non siano proprio reali. E’ significativo il fatto che il pubblico preferisca vedere due YouTubers parlare di un disco e di un’artista, dando opinioni, intrattenendo e criticando, rispetto a un’intervista ben curata con l’artista presente che racconta in prima persona il suo ultimo lavoro. Questo perchè, secondo me, oggi la gente è stufa delle solite interviste viste e riviste, politicamente corrette, che non danno alcun tipo di contenuto extra, che non intrattengono, che non criticano o mettono in difficoltà l’artista in questione, ma che si limitano a domande spesso banali e concordate prima, il cui unico scopo è funzionale alla promozione.
Ora io non voglio leccare il culo agli Arcade Boyz perchè li conosco, ma trovo il loro chiamiamolo lavoro molto più veritiero di quello di tanti miei colleghi giornalisti e non trovo alcuna differenza tra un’intervista di Sto Magazine e una su un qualsiasi magazine online, se non il mezzo di comunicazione con cui vengono fatte. Siamo sempre e comunque in balia di persone che propsano gli artisti senza dare mai una propria opinione in merito e che falsano agli occhi del pubblico la realtà. So, che prima delle interviste, i manager degli artisti chiedono ai giornalisti cosa verrà chiesto al loro pupillo, che spesso le domande vengono concordate prima e che ci viene detto cosa si può chiedere e cosa no, va da sè che, anche se gli Arcade Boyz avessero chiesto un’intervista a En?gma, molto probabilmente la risposta sarebbe stata negativa. Perchè? Perchè è rischioso dare in mano un’artista a due persone che non puoi manipolare e controllare, perchè nel mondo del rap game niente è come sembra.