Per fortuna c’è Elettra Lamborghini a The Voice!

Dopo aver guardato la prima puntata di The Voice ho finalmente capito perché Simona Ventura ha fortemente voluto Elettra Lamborghini tra i coach: è l’unica che fa casino e mostra un po’ di allegria. Sicuramente non è stata scelta per le sue doti canore o per la sua carriera artistica, ma The Voice senza di lei sarebbe stato come spararsi nelle palle, un vero mortorio.

Lei è stata l’unica che ha saputo tenere banco, dare spettacolo e regalarci siparietti comici e trash. 

 

 

 

Senza di lei e senza Morgan sarebbe stato il solito talent noioso, ascolti la performance dei ragazzi, guardi le facce dei giudici assopiti e aspetti che premano il pulsante e dicano la loro opinione. Guè Pequeno ha di fatto confermato l’essere noioso insito nel rapper. Ho spesso sostenuto questa teoria: il rapper nasce noioso. Sì, un conto è fare il personaggio sui social, mostrare soldi, Rolex, abiti firmati, un altro è saper intrattenere. Guè, come tantissimi suoi colleghi, sa tenere il palco, ma non sa intrattenere. Lo si evince sempre più spesso anche dalle interviste video, o dalle ospitate in radio, i rapper (non tutti grazie a Dio) non sanno divertire e divertirsi, sono come chiusi nel loro personaggio da duri e finti gangsta e per questo forse non adatti a un programma televisivo. Vedere comunque Guè Pequeno a The Voice su Rai 2 per i tutti i rap addicted è un’enorme soddisfazione, finalmente il rap anche in Italia è trattato al pari degli altri generi musicali, visto che è poi quello che domina le classifiche, e ben venga la stravaganza e l’eccentricità di Elettra Lamborghini!

 

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