Oggi siamo tutti fan dei Maneskin

Dopo Gigliola Cinquetti nel 1964 e Toto Cutugno nel 1990, i Maneskin vincono l’Eurovision Song Contest.

Ci eravamo andati vicinissimi due anni fa con Mahmood, che comunque si era classificato secondo. E sti cazzi, oggi siamo un po’ tutti fan dei Maneskin. Non importa se non li seguiamo da tempo, se alla loro Zitti e Buoni al Festival di Sanremo abbiamo pensato che il rock si potesse fare anche meglio, o se speravamo che a vincere fosse qualcun’altro, oggi tutti ci siamo svegliati fan dei Maneskin.

Un po’ come quando l’Italia ha vinto i mondiali. Si dice che siamo tutti patriottici solo nel calcio, oggi lo siamo nella musica. E sai perché? Perché anche se non sei fan del rock, a vincere l’Eurovision è una band italiana, giovane, un po’ fuori di testa, che esce completamente dagli schemi e dagli stereotipi della musica italiana all’estero.
Non è la classica canzone pop, che da decenni ci identifica all’estero, non è Diodato con il tipico struggle all’italiana, ma è qualcosa poco viene associato all’Italia, ma che evidentemente all’estero piace, tanto da battere tutti.
La musica italiana sta prendendo un’altra piega e sta dimostrando di saper spaccare i culi in Europa.

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