‘Mia’ la storia d’amore tra Kento e l’hip hop
Lascia che racconti di come ti ho conosciuta Bella che sei vita che mi guida e che mi aiuta Resta con me lascia che tutto sia Forza calma ed energia, amore della vita mia
‘Mia (Ode alla cultura Hip-Hop)’ di Kento e Dj Fastcut è il pezzo più hip hop che ho sentito negli ultimi anni. L’amore per la cultura hip hop, che sembra ormai essere sparita, quasi vanificata, un ricordo lontano di tempi passati, troppo lontani. Dopo Kaos e la sua ‘Kose Preziose’ è Kento a parlarci dell’amore che prova per questo genere musicale e cultura e lo fa con tre strofe piene di significato che fanno venire i brividi. Un rappata quasi old school, senza fronzoli, con beat bomba ma che non vuole strizzare l’occhio alle nuove tendenze, Kento ci racconta come ha conosciuto il rap e come negli anni si sia innamorato follemente di questa cultura.
“Ti ho conosciuta che avevo 14 anni già bella, tu giravi coi ragazzi più grandi li accompagnavi ai concerti in città distanti eri con loro in studio e sopra i palchi importanti io piccolo e disordinato, sassi tra le mani che odiavo già d’istinto i miti degli americani non so se fosse ancora amore, ma direi di no cosa c’entravo io con quella tipa del Bronx per te riempivo pagine di una scrittura fragile chi non ti conosceva diceva “quella è una facile” le biglie nei colori, la pressione con il dito le fughe, i poliziotti, i “come cazzo sei vestito” poi c’era chi diceva che giravi coi drogati il tuo nome sui giornali accanto ai morti ammazzati eri una conoscenza, una buona amica al massimo crescevo e non volevano che noi ci frequentassimo“.
Kento paragona l’hip hop a una donna di cui si innamora da ragazzino e che diventa la compagna e l’ispirazione di una vita intera. “Sei piena certezza e rischio più semplicemente mi hai costretto ad imparare che qui ti devi battere o ti devi levare mi hai dato molti sogni e qualche soldo ricordi più profondi, più volte le risorse nel bisogno quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria mia cultura, fai paura a chi ti vuole mercenaria sei nel suono, il movimento, la parola ed il graffito noi due eterni, come verbi coniugati all’infinito“.
Anche il video parla di hip hop. E’ stato girato, infatti, tra le opere di street art del quartiere romano di Tor Marancia e nel centro sociale Spartaco al Quadrato e ha come protagonista la giovane rapper Rosa White che interpreta Mia. Tra i graffiti, disciplina fondamentale di questa cultura e i centri sociali, luoghi dove tutto ebbe inizio, l’atmosfera del pezzo e del video è quasi sospesa e incantata, come una favola in cui l’amore per la cultura hip hop porta all’elevazione personale e alla riscoperta di se stessi.