Matteo Salvini ne ha per tutti: da Achille Lauro a Mahmood

“Offelee fa el to meste” si dice in dialetto milanese, e significa “pasticcere fa il tuo mestiere”, allargando il concetto vuol dire ognuno faccia il proprio lavoro. Matteo Salvini, al posto di pensare ai problemi dell’Italia e a tutte le numerose e gravi questioni legate al governo del nostro Paese, si dletta sempre sui social e in questi giorni, in occasione  del Festival, si è trasformato in critco musicale. Dopo le penose dichiarazioni rilasciate a Striscia la Notizia sulla questione Achille Lauro e Rolls Royce, è arrivata la replica del diretto interessato, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha detto: “Io penso invece che sia un testo profondamente culturale e che sia una piccola opera d’arte per quanto riguarda il mio percorso”. Poi per l’ennesima volta ha spiegato che Rolls Royce si riferisce esclusivamente a una frase detta da Marilyn Monroe, che se doveva piangere preferiva farlo sui sedili di una Rolls Royce appunto, e non certo alla droga. Ma quella canzone per il vece premierè penosa e pietosa come musica, testo, immagine, tutto. Ci sarà qualcuno a cui può piacere, io preferisco Ultimo, Il Volo, preferisco Sanremo associato a Tenco, ho preferito Ligabue, Cocciante e Loredana Bertè. Quella roba lì secondo me non è musica. Mi fa schifo“.

Al posto di schifarsi per una canzone sarebbe meglio se Salvini si schifasse per i tanti problemi che affronta quotidianamente il popolo italiano, ma ovviamente fa più notizia dire che una canzone presentata al Festival di Sanremo fa schifo. Comunque Achille Lauro non ha vinto il Festival di Sanremo, Matteo Salvini sarà contento almeno del vincitore? Ovviamente no. Ecco infatti cos’ha twittato in merito alla vittoria di Mahmood:

 

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