
L’incredibile storia di Once Upon a Time in Shaolin, l’ultimo disco del Wu-Tang Clan
Esiste solo una copia fisica di Once Upon a Time in Shaolin, l’ultimo disco del Wu-Tang Clan registrato tra il 2006 e il 2013.
Il gruppo ha voluto realizzare un’opera d’arte unica nel suo genere, realizzando una sola copia fisica del disco con l’intenzione di venderla al miglior offerente 88 anni dopo averlo completato. “Stiamo per vendere un album come non ha mai fatto nessuno prima. Stiamo per far uscire un pezzo d’arte come nessuno ha mai fatto prima nella storia della musica (moderna). Stiamo per realizzare un oggetto da collezione per un solo compratore. È come avere lo scettro di un re egizio“ aveva dichiarato RZA a proposito del disco.
L’album è stato registrato completamente in Marocco tra il 2008 e il 2013 ed è stato conservato in una camera blindata del Royal Mansour Hotel di Marrakech fino al suo completamento. Solo 150 persone, tra giornalisti, critici, fan e potenziali acquirenti, hanno potuto ascoltarlo durante un evento che si è tenuto al Museo D’Arte Moderna di New York nel 2015.
Il gruppo ha poi deciso di venderlo all’asta per 2 milioni di dollari. Il compratore, rimasto anonimo per diverso tempo, è stato poi individuato. Si tratta di un imprenditore del settore farmaceutico Martin Shkreli, che pochi anni dopo è stato incarcerato per frode aziendale e il disco, sequestrato dal dipartimento di Giustizia statunitense, è finito nuovamente all’asta.
Il disco è stato comprato per 4 milioni di dollari da un collettivo chiamato “PleasrDAO”, che si occupa di raccogliere opere d’arte e che lo tiene custodito in un caveau a New York.
Da quest’anno e per un anno alcune persone avranno l’opportunità di ascoltarlo in Tasmania, più precisamente durante una mostra al Museum of Old and New Art della Tasmania, dove i visitatori, dopo aver prenotato un biglietto gratuito, potranno ascoltare un mix di 30 minuti del disco. Ovviamente non l’intero disco, dal momento che è composto da 31 tracce, ma questo rispetta appieno la volontà originale del gruppo, ovvero di far ascoltare il disco solo a un numero ristretto di persone.