Lil Wayne indagato per aver puntato una pistola contro la sua guardia del corpo
La notizia arriva da TMZ.
Lil Wayne è indagato dalla polizia di Los Angeles per aver puntato una pistola contro una delle sue guardie del corpo.
Si presume che l’incidente sia avvenuto nella casa di Wayne – vero nome Dwayne Michael Carter Jr. – a Hidden Hills in California il 1 dicembre.
La guardia del corpo che ha chiamato le autorità avrebbe detto di aver avuto un alterco verbale che è diventato fisico con Lil Wayne, che in seguito ha brandito un’arma da fuoco.
Secondo una prima ricostruzione, Lil Wayne avrebbe avuto un diverbio con la guardia del corpo, perché gli avrebbe scattato delle fotografie di nascosto per poi venderle ai media. In seguito alla discussione, il bodyguard, al posto di lasciare immediatamente la villa del rapper, come intimatogli dal suo stesso datore di lavoro, avrebbe fatto una sosta in uno dei bagni. Questo ha fatto arrabbiare ancora di più Lil Wayne, che a quel punto gli avrebbe puntato contro un fucile d’assalto automatico AR-15.
All’arrivo della polizia, gli agenti non hanno trovato Lil Wayne in casa e i suoi collaboratori hanno negato la presenza di qualsiasi tipo di arma da fuoco.
Nessuna accusa è stata ancora depositata e le autorità stanno attualmente indagando, anche perché pare il bodyguard, che comunque non ha riportato alcun segno di violenza, sia intenzionato a portare Lil Wayne in tribunale.
Questa vicenda arriva dopo che Wayne è stato graziato da Donald Trump per un’accusa federale di possesso illegale di armi da fuoco relativa a un incidente del dicembre 2019, in cui è stato arrestato per aver portato illegalmente una pistola sul suo jet privato dalla California alla Florida. Il rapper si è dichiarato colpevole dell’accusa ed era stato chiamato a comparire in tribunale, rischiando una pena massima di 10 anni di carcere, prima che Trump intervenisse e lo graziasse.