Le anime di Gué Pequeno racchiuse in Gelida Estate

Voglio un giorno lungo il doppio diceva Gué Pequeno in Relaxxx e in effetti le giornate di Gué sembrano durare 48 ore. Altrimenti non si spiega. Come faccia a fare tutto quello che fa resta un mistero. Siamo a metà del 2019 e ha già concluso il tour di Sinatra, collaborato con mezza scena, partecipato come coeach a The Voice e buttato fuori un featuring con Gigi D’Alessio e non da ultimo pubblicato un Ep. Ok, o Gué è un marziano oppure vogliamo capire il suo segreto.

Gelida Estate Ep è la prova vivente che si possa fare un perfetto progetto estivo senza cadere nel loop della hit estiva. Sono solo 5 tracce, ma non manca niente e il cerchio si apre e si chiude in modo perfetto con due tracce street: Niente Photo e President Rolly che vanta la partecipazione di Farid Bang.

 

 

Mettiamo play e godiamoci il viaggio. Niente Photo è una chiara dichiarazione d’intenti: STO FACENDO RAP NON UN’ALLEGRA CANZONCINA DA CANTARE SOTTO L’OMBRELLONE. E infatti il pezzo è un banger crudo, potente, alla Gué, uno di quelli che solo lui può fare, dai colori scuri e ipnotici. È molto presente l’influenza di Atlanta e Gué ci va giù pesante con incastri, autocelebrazione e crudezza, quella crudezza che lo contraddistingue da sempre, con la quale ci presenta fotografie reali, nude senza la necessità di indorare la pillola.

Bamba ci porta ad altre sonorità, decisamente più latine, ma sempre alla G.U.É. che più volte nel corso degli anni ha abbracciato questo stile, rendendolo suo e aprendo le porte a una corrente che oggi in Italia e non solo va per la maggiore. Un pezzo sempre crudo e real ma a tratti anche ironico, che ci fa muovere il culo e, diciamocelo, d’estate funziona sempre.

È con Lazza e Montenapo che Gué, oltre a cambiare sonorità e flow un’altra volta, ci presenta il suo lato più sfacciato e tamarro, quello da boss un po’ cafone e arrogante, quello che noi tutti amiamo, reso un po’ più tenue nell’impatto dalla produzione di 2nd Roof.

A Maledetto è affidata la parte introspettiva e profonda dell’intero lavoro. Rime e parole che arrivano dal cuore e ti bucano l’anima per la loro intensità e veridicità. Arriviamo a fine viaggio con President Rolly, autocelebrazione, schiettezza, bilancio di questi anni di carriera, sono gli ingredienti finali. Una traccia street, con sonorità più tenue, che chiude il cerchio in modo perfetto.

Alla fine cosa fai? Rimetti play e ricominci da capo, entri ancora in questo viaggio perché ad ogni ascolto capti qualcosa di nuovo che ti era sfuggito prima, una rima che ti strappa un sorriso per la sua schiettezza e veridicità, una frase che ti arriva dritta al petto, un concetto che senti tuo, come se Gué potesse leggerti il pensiero e esprimere quello che hai dentro, come solo il rap sa fare. Ma ti resta comunque una domanda: esistono sonorità su cui Guè Pequeno non sappia, o non voglia, rappare, in qualunque stagione dell’anno?

Gelida Estate racchiude, in sole cinque tracce, le varie anime, influenze e capacità di Gué. Non manca niente e non c’è altro da aggiungere.

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