Lazza, l’anno prossimo ti aspettiamo a San Siro

Ho sempre pensato che un concerto debba essere qualcosa di diverso dal sentire una playlist di brani con come unico valore aggiunto il fatto di vedere il loro autore sul palco. Ho anche sempre pensato che il live è la prova del nove per un artista, il momento in cui si mette a nudo, dimostra chi è e cosa sa fare e diventa un tutt’uno con i suoi fan. Non importa quanti numeri fai, se non spacchi dal vivo valgono zero. Se dopo un tuo concerto, non fai tornare a casa il tuo pubblico con un qualcosa in più, con un’emozione, un ricordo, qualcosa che resta indelebile nella loro memoria e non solo nei loro cellulari, allora tutti quei numeri valgono zero.

Ieri sera al Forum di Assago, Lazza ci ha lasciato qualcosa. Anzi, più di qualcosa. Che fosse uno dei rapper italiani migliori dal vivo lo sapevo già, ma è andato oltre. Ha letteralmente fatto tremare il Forum, ci ha fatto saltare, cantare, divertire, emozionare in più di 2 ore no stop e, una volta arrivati alla fine, non eri neanche stanca, eri solo piena di emozioni.

Era il 2017, quando, dopo l’uscita di Zzala, Lazza stava per iniziare il tour, il suo sogno era quello di portare il pianoforte sul palco. E quella volta, ai Magazzini Generali di Milano, lo ha portato davvero. Per la prima volta. Sono passati 6 anni. I palchi sono diventati sempre più grossi, lui sempre più bravo, sicuro, padrone del palco, i numeri sempre più mastodontici, ma il pianoforte non lo ha mai più lasciato. Ora ha una band, gli archi, luci e scenografie pazzesche, ma la sostanza è sempre la stessa. Al centro del palco c’è sempre Jacopo, con le sue rime, a volte sfrontate, irriverenti, tamarre, altre malinconiche, cupe, profonde, ma sempre vere. Sempre con la stessa fotta, la stessa voglia di spaccare, di lasciarci andare a casa con qualcosa in più. E ogni volta lo fa. Lo fa sempre.

E ogni anno che passa diventa sempre più grande, non solo in fatto di numeri e classifiche, che per carità parlano da sole, ma come artista.

Ieri sera, sul palco del Forum di Assago, non c’era solo Jacopo che viveva uno dei suoi sogni, non c’era solo Lazza con la sua musica, c’era un artista che diventa sempre più grande. E che il prossimo anno aspettiamo a San Siro. Perché quello sarà il suo posto.

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