La provocazione di Dave Chapelle: tutti contro DaBaby per il discorso omofobo, ma nessuno ha detto niente quando ha ucciso un ragazzo
Fine luglio 2021, sul palco del Rolling Loud DaBaby si lascia andare a un discorso sugli omosessuali e sull’HIV, che ha generato una polemica gigantesca, tanto che DaBaby è stato accusato di omofobia. Non solo, contro di lui si sono scagliati diversi artisti, la comunità LGBTQ, le associazioni che si occupano di AIDS, tanto che alcuni brand hanno preso le distanze da lui ed è stato persino escluso da alcuni Festival, compreso il Loollapalooza di Chicago.
Lui si è scusato e ha persino incontrato nove associazioni che si occupano di HIV, ma la polemica torna e a tirarla fuori è Dave Chapelle. In The Closer, il nuovo speciale su Netflix, Chapelle parla di DaBaby e di come il suo discorso sul palco del Rolling Loud abbia indignato tutti, tanto da aver rischiato di mettere a rischio la sua carriera, ma le cose non sono andate così quando nel 2018 ha ucciso un ragazzo di colore in un Walmart del North Carolina. In quel caso DaBaby non è stato condannato perché ha agito per legittima difesa, ma è stato ritenuto colpevole di possesso d’arma da fuoco.
Queste le parole di Chapelle: “sapete che sono uno che ci va pesante, ma pure io quando ho visto quella roba ho pensato: cazzo, DaBaby! Ha irritato un sacco di gente. Ha colpito la comunità LGBTQ e i malati di AIDS. Chi ha criticato DaBaby e contribuito alla sua presunta cancellazione, forse non sa che nel 2018 l ha ucciso un diciannovenne in un Walmart del North Carolina, ma la sua carriera in quella circostanza non ha avuto contraccolpi. Capite dove voglio arrivare? In questo Paese puoi sparare e uccidere un ragazzo di colore, ma non ferire i sentimenti di un gay”.