La prima polemica su Salmo a Sanremo arriva da Il Giornale che prende di mira alcuni testi del rapper

Lo stavo aspettando come si aspetta il panettone il giorno di Natale ed eccolo qua, il primo articolo/polemica contro Salmo. Arriva direttamente da Il Giornale, che titola “Salmo a Sanremo come super ospite. Ecco le sue volgarità contro gay e donne” e che sembra anche un po’ confuso quando definisce Merda in Testa un “motivo condiviso dai due (t)rapper, di un mixtape di Gué Pequeno (Fastlife. Mixtape vol. 3, 2012)”.

Il Giornale cosa fa per indignare i boomeroni e scatenare la prima polemica contro la partecipazione del rapper a Sanremo? Tira fuori il post pubblicato da Salmo su Facebook nel 2012. SÌ 2012! Quello in cui si era un po’ impacciato da solo nello spiegare il suo punto di vista sugli omosessuali.

E poi ci butta dentro tutta una serie di rime di Salmo sui gay, sulle donne e sul Papa. Rime prese volutamente a caso e totalmente fuori contesto come “Si vestono da donna, poi comprano strap-on per trapanarsi il culo fanno Louis Vitton”; “un hall of fame di checche di vacche che facevano le troie prima delle liriche” del 2005; “Se penso ad Asia Argento sono ricco dentro perché manco se mi paga glielo ficco dentro”; “Le tipe che schiacci non le farei toccare neanche dal cazzo del cane”; “Sogno Ratzinger con un proiettile nel cranio”.

Oddio Salmo è omofobo, sessista, promuove la violenza sulle donne ed è pure blasfemo, come può una personaggio così aprire e chiudere il Festival di Sanremo? Ma siamo matti? Speriamo non canti queste oscenità!

Sa cosa le dico Massimo Arcangeli che ha scritto questo articolo inutile, o meglio questo copia incolla di barre prese a caso, ma scelte accuratamente, dal repertorio di Salmo dal 2004 ad oggi? Se non conosce il rap, il suo linguaggio, non comprende le provocazioni e quando un artista scrive qualcosa immedesimandosi in altre persone o addirittura come se fosse la trama di un film thriller, non ne parli. È meglio il silenzio che sputare merda gratuita su un qualcosa che non si conosce nè si prova a comprendere, nonostante far indignare il pubblico prendendo i testi rap sia uno sport più che diffuso in Italia da anni.

Perché poi prendere solo questi estratti dai testi di Salmo? Perché fa comodo così? Non lo sa che, per esempio, è il miglior artista rap dal vivo? O che è stato il primo rapper italiano ad esibirsi a San Siro? O che ha scritto canzoni come L’Alba o Lunedì? Così, per citarne due… ma ovviamente queste cose non creerebbero la medesima indignazione…

Questi attacchi gratuiti fatti ad hoc per indignare e screditare un genere musicale e i suoi protagonisti ormai sono talmente ripetitivi da essere noiosi.

Fa anche ridere pensare che queste grandi testate giornalistiche scrivàno contenuti del genere e poi siano i primi a volere il primo posto alle conferenze stampa quando escono i dischi rap, a sgomitare per fare l’intervista perché fa fare click e a chiedere gli accrediti per i concerti. E magari poi si ascoltano Il Cielo nella stanza e La Canzone Nostra.

Che noia….

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