La pagella di Rebel della seconda serata del Festival di Sanremo

Una serata decisamente più movimentata, soprattutto dal punto di vista delle canzoni in gara, meno classic pop all’italiana e più ballabili, alcune anche divertenti e soprattutto moderne. Una serata che ha visto il ritorno degli ospiti internazionali con i Black Eyed Peas, per la seconda volta al Festival di Sanremo a 19 anni dalla prima.

Francesca Fagnani era la co-conduttrice, che ci ha dimostrato come si può portare un monologo senza necessariamente parlare di se stesse. E lo ha detto chiaramente “non parlerò di me”, bella frecciatina alla Ferragni, che al contrario, fingendo di parlare per tutte le donne, ha solo elogiato se stessa. La Fagnani invece sa stare in tv, sa stare al proprio posto, non a caso è una giornalista e conduttrice televisiva e nel suo monologo parla di carceri minorili.

Voto 7.

Black Eyed Peas “ciao Bruno” – Voto 8

Che fighi i Black Eyed Peas! Hanno portato un bel po’ di freschezza e ritmo e fatto ballare il pubblico in sala (e scommetto anche quello a casa) che già si era esaltato con il trio Morandi- Albano – Ranieri, ma con loro è stata una mega festa.

Sono stati molto simpatici nel parlare con Amadeus e con Bruno, il traduttore, che loro continuavano a chiamare e a salutare regalandoci un bel siparietto.

Morandi, Albano e Ranieri – Voto 8

Che gli vuoi dire? Può non essere la musica che ascoltiamo quotidianamente, ma sono tre mostri sacri della canzone italiana, hanno fatto cantare tutti portando un medley dei loro più grandi successi. Quelle canzoni che fanno parte del nostro repertorio e della storia della musica italiana. Forse un po’ troppo lunga l’esibizione, perché c’è chi era in fermento di ascoltare gli Articolo 31 e Lazza, ma sicuramente impeccabile.

Fedez ci è cascato di nuovo – Voto 7.5

Bravo Federico.

Ospite sulla nave Costa Smeralda ha esordito con un freestyle bello pungente, nel quale ha difeso Rosa Chemical, attaccato due ministri, preso in giro il Codacons, risposto a una vecchia frecciatina di Marracash e reso omaggio a Gianluca Vialli.

Mica male per un non rapper..

Non so se lo abbia fatto per far parlare di sè o altro, ma una cosa è certa: se c’è da esporsi pubblicamente, Fedez è uno dei pochi (se non l’unico) che lo fa sempre.

I cantanti in gara

WILL voto 3.5

In base a cosa scelgono i giovani da portare tra i big?? No perché la presenza di Will proprio non la comprendo. Si intitola Stupido la canzone, che proprio come il titolo è stupida. Ma non stupida nel senso ironica, o divertente, o allegra, ma stupida nel senso che sembra scritta e cantata da un bambino dello Zecchino D’Oro. Praticamente vietata ai maggiori di 11 anni.

MODÀ voto 3.5

Il grande ritorno dei Modà, dicevano… Più che grande era proprio meglio se non tornavano affatto.

Me li ricordavo meno peggio di così, non che siano mai stati dei fenomeni eh, ma qualche canzone da radio orecchiabile l’hanno fatta. E spoiler: Lasciami non sarà mai tra queste.

SETHU, voto 6.5

La prima canzone energica della serata.

Non un capolavoro, ma un bel mix di quel pop punk che è tornato in voga ultimamente, energico e casinista, ma al contempo adatto al contesto.

Cause Perse non lascerà il segno, almeno nei giorni del Festival, ma almeno non ci fa pensare “che cazzo ci fa Sethu tra i big”.

ARTICOLO 31, voto 8.5

Già lo scratch a Sanremo è da 10, se poi ci metti la reunion ufficiale di Ax e dj Jad, un brano che ripercorre la loro storia personale e artistica, la loro energia e emozione, hanno già vinto.

Gli Articolo sono tornati, più vecchi, certo, è più saggi, ma sempre con la loro immancabile tamarraggine. E ieri sera è stato impossibile guardarli e non emozionarsi e commuoversi.

LAZZA, voto 8

Per fortuna c’è Lazza a Sanremo!

Lo ha detto “sono qui per conquistare i genitori” e ci riuscirà. Cenere è un pezzone, perfetto per lui e con tutte le cose che ci piacciono e che piacciono: rap, house, pop, energia, emozione, testo. È la dimostrazione che si può fare una canzone per Sanremo senza tirare fuori una lagna.

GIORGIA, voto 5

Per essere tra le favorite sulla carta e ad occhi chiusi, mi aspettavo di più da Giorgia, una delle regine del pop italiano. Per carità, voce splendida come sempre, ma canzone un po’ vecchia e noiosetta.

COLAPESCE DIMARTINO, voto 7

Come si fa a non amarli?

Se già Musica Leggera è una hit, Splash lo è altrettanto. Fresca, ironica, divertente, leggera, ma al tempo stesso profonda, che parla del dramma di tutti: lavorare e non vivere.

SHARI, voto 4

Si sente un po’ l’impronta di Salmo nel testo, ma la canzone è debole, poco incisiva, che non lascia nulla. Decisamente bruttina e Shari non è riuscita minimamente a valorizzarla, stava lì sul palco, senza dare nessun valore aggiunto.

MADAME, voto 7

Bella Madame, e bella la canzone. Un po’ alla Pretty Woman, con la prostituta che si innamora del cliente, su un beat un po’ hause e con il linguaggio ormai tipico di Madame.

LEVANTE, voto 5.5

Un po’ troppo. Ok, che eravamo verso fine serata e un po’ stanchini, ma tutta sta energia e fotta su questa canzone mi è sembrata davvero forzata e fuori luogo. Soprattutto perché Vivo parla di depressione post parto e forse contenere un po’ l’energia sarebbe stato più adeguato.

TANANAI, voto 6.5

Dopo Sesso Occasionale mi aspettavo un brano sulla stessa lunghezza d’onda, e invece Tananai sorprende: intanto non stona, è quarto in classifica e Tango è una canzone d’amore seria.

Ecco, ha voluto fare il serio, ma è meglio quando non si prende sul serio.

ROSA CHEMICAL, voto 7

Made in Italy è scandalosa come piace a Rosa Chemical, ma non eccessiva, bensì ironica, divertente e leggera. Perfetta per mettere a tacere tutti i boomeroni che lo hanno criticato ancora prima di conoscerlo. Lui si è presentato con il suo stile eccentrico, alla Matrix con le unghie di Elenoire Ferruzzi, ma ha saputo dosarsi senza eccedere.

LDA, voto 3

Eccolo l’ennesimo figlio d’arte, senza arte nè parte, che può far esaltare solo il pubblico di Amici. Se poi domani è una canzoncina talmente basica e trita e ritrita che non sentivamo proprio il bisogno di sentire di nuovo. Il tipico caso del messo in gara per fare numero.

PAOLA & CHIARA, voto 8

Bentornate Paola & Chiara! Le ho adorate. Furore è la perfetta canzone alla Paola & Chiara, con paillettes, coreografia e tanta voglia di farci ballare. Un bel tuffo nei primi anni 2000, ma senza risultare obsolete.

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