La pagella di Rebel della prima puntata del Festival
AVVERTENZE: DA LEGGERE E INTERPRETARE CON UNA BUONA DOSE DI IRONIA
Voto 10 e lode per il make up di Boss Doms. Il miglior trucco della serata.
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Voto 10+ al ritorno di Beppe Vessicchio. Vero eroe nazionale.
Voto 10 al bellissimo monologo di Diletta Leotta. Se dovessi spiegare cos’è l’ipocrisia, mostrerei il video di una ragazza bellissima che ci spiega come la bellezza non sia un merito ma qualcosa che capita. Un po’ come se avesse fatto un discorso su come sia possibile essere magri e mangiare di tutto. Voto 10 anche all’espressione impassibile della nonna.
Voto 9 a Rita Pavone, Albano e Romina. Non hanno cantato tutti insieme. La Pavone è in gara, gli ex coniugi i grandi ospiti. Non me la sento di dare un’insufficienza o un voto inferiore, ho paura di farlo. Scherzi a parte, Rita, alla veneranda età di 74 anni, ha mostrato una grinta e un’energia invidiabili. Albano e Romina boh. Ma perché li invitano ancora? E perché si prestano sempre a queste baracconate? O sono loro stessi le baracconate? Non siamo in Inghilterra, ma loro scendono la scala con un posa più regale dei Windsor e da bravo re Albano si presenta da solo.
Voto 8 ad Achille Lauro. Come potrebbe essere altrimenti? È salito sul palco dell’Ariston e si è messo a nudo, nel vero senso della parola. Ha fatto scalpore e mandato un po’ a fanculo i benpensanti italiani. Me ne frego resta in testa e il look nasconde qualche stonatura. Perfetto.
Voto 7 ad Anastasio. Mi aspettavo molto meno e molto peggio. Anastasio vuole fare rap. Capito? Si fa produrre da Stabber e si veste come un banalissimo rapper in un locale qualsiasi, zero eccessi, mica è a Sanremo. Fanno da contorno una base aggressiva e una faccia arrabbiata che costruite o meno chiudono il cerchio del suo essere un rapper incazzato.
Voto 6 a Mahmood. Ah no Elodie. Ma se dovesse vincere Elodie sarebbe come se vincesse di nuovo Mahmood, o no? Canzone adatta al Festival, look impeccabile senza strafare, lei è un’interprete discreta, ma non particolarmente coinvolgente. Ma rispecchia la quota rosa del rap. Ci sono talmente tanti rapper nel suo disco che potrebbe fare concorrenza a Mattoni di Night Skinny.
Voto 5 a Morgan, che con Bugo forma una strana coppia, vocalmente insufficiente, scenicamente discutibile, con sguardi allucinati e movimenti da autoparodia, ma la canzone è tra le meno indecenti e infatti in classifica è in ultima posizione. È tutto perfetto. Quasi quanto la foto che lo ritrae di fianco a Elettra Lamborghini entrambi in rosso fuoco. L’anno prossimo vogliamo un duetto.
Voto 4 a Leo Gassman, che dopo aver partecipato senza successo a X Factor ora ci prova a Sanremo Giovani. Vi prego, fategli vincere qualcosa, se no ce lo ritroviamo pure a Italia’s got talent, Masterchef, Amici, Isola dei Famosi, Bake off Italia, Grande Fratello Vip. Essere figlio d’arte non fa di te un artista.
Voto 3 a Riki. Ennesimo prodotto di Amici di Maria De Filippi. Ogni anno al Festival di Sanremo sappiamo che troveremo: fiori, polemiche, siparietti comici, monologhi più o meno seri e l’immancabile pupazzo defilippico che canterà una filastrocca e per qualche motivo a volte vince anche, per poi tornare nel dimenticatoio e finire in qualche talk come opinionista. Quest’anno ne abbiamo 5 e Riki è sicuramente il meno dotato.
Voto 2 a Irene Grandi, che nello scendere le scale ci mette più attenzione
di un ladro che deve evitare telecamere e raggi infrarossi per portarsi a casa il bottino. Più che Irene Grandi è Irene Vecchi. Ma quanto è invecchiata? Ma soprattutto dov’è finito il suo look così rock e trasgressivo? La canzone, scritta da Vasco, fa rimpiangere i brani lagnosi e struggenti alla sole cuore amore. Non serve usare il rock per mascherare di essere delle lagne.
Voto 1 a Tiziano Ferro, incomprensibilmente acclamato come fosse il Frank Sinatra della situazione, e poi deturpa la grande Mia Martini.
Voto 0 per la fantastica idea di far cantare Emma Marrone, ma non una sola canzone, un madley, una sorta di
concerto a serata inoltrata. Mossa furba, visto che ormai stanchi e assonnati abbiamo dato la colpa al sonno del fatto di sentire che le canzoni suonassero tutte uguali.
Voto -1 alle espressioni struggenti e sofferte dei cantanti.