La pagella di Rebel della prima puntata del Festival

Ieri ho visto Francesco Moro ospite in una trasmissione su Rai 1 che ha detto “da domani inizieranno i voti e le pagelle e questa cosa non mi piace”.

Ma come Francy, non lo sai che noialtri non aspettiamo altro che il Festival di Sanremo per dare i voti? Che sono gli unici 5 giorni all’anno in cui possiamo essere critici e dare anche un 5 senza dover per forza fare i leccaculo? Eh dai su, lasciaci l’unica gioia dell’anno.

E quindi febbraio 2022 inizia con il Festival di Sanremo.

Voto 8 ad Amadeus per essere andato spedito come un treno svizzero e in tre quarti d’ora aver presentato ben 4 cantanti e la prima ospite, Ornella Muti. Poi è arrivato Fiorello e si è piombati in quel limbo per il quale i cantanti in gara tolgono spazio alle sue gag.

Voto 10 per il primo meme gentilmente offerto dalla coppia più amata di tutte le 72 edizioni del Festival. È troppo? Boh, il meme però ci accompagnerà per i prossimi mesi. SICURO.

Voto 10 all’abbraccio tra Mahmood e Blanco. C’è chi dice che è l’abbraccio dei vincitori, ma non portiamogli sfiga. È solo un altro meme perfetto per i social.

Voto 10 anche all’Orietta nazionale che si è vestita da Coronavirus.

E voto 10 a tutte le donne e a tutti gli uomini, che complici le temperature quasi primaverili, hanno avuto gli ormoni impazziti quando hanno visto Berrettini.

Mai visto un uomo nella vostra vita eh? Per fortuna che Sanremo c’è….

E voto 10 a Damiano dei Maneskin, altro meme gentilmente offerto da Sanremo. No, a parte gli scherzi. Vedere Damiano che si commuove sul palco dell’Ariston, nonostante i 6 dischi di diamante, 133 platino e 34 oro a livello globale e quasi 4 miliardi di streaming su tutte le piattaforme digitali, gli italiani più ascoltati al mondo su Spotify nel 2021, Mick Jagger, gli Stati Uniti, l’Eurovision, cazzi e mazzi, è stato davvero emozionante.

Entriamo nel vivo dei voti ai cantanti, perché al di là di tutto, il Festival di Sanremo è fatto anche di canzoni.

VOTO 7 A DOMENICA DI ACHILLE LAURO. Scende dalle scale e la prima cosa che ho pensato è stata “cosa ci fa così sobrio”? Petto nudo e scalzo…. Canzone carina, orecchiabile, ritornello perfetto. Per fortuna che alla fine si è battezzato da solo. Avranno apprezzato i giornalisti dell’Osservatorio Romano? Che voto gli avranno mai dato?

VOTO 6 A APRI TUTTE LE PORTE DI GIANNI MORANDI. A 77 anni Morandi pare senza tempo e torna a Sanremo con una canzone dal mood anni ‘60, leggera e super orecchiabile. Dopo averla ascoltata ho capito perché Jovanotti non ha voluto cantarla e l’ha passata a lui. Della serie “vai avanti tu”…

VOTO 3 A ORA E QUI DI YUMAN. Posso dire che è la canzone più brutta che ho sentito ieri? Yuman è la dimostrazione che Sanremo Giovani non solo non porta fortuna, ma forse non sforna neanche talenti così eccezionali.

VOTO 3 A DUECENTOMILA ORE DI ANA MENA. Ed è subito balera. Sì, ok, ma no, ti prego. No. Ste duecentomila ore che sembrano non finire mai e che già duecentomila secondi sono un’eternità mi fanno rimpiangere Ana Mena e Fred De Palma e persino Rocco Hunt. La canzone è talmente brutta che potrebbe diventare un tormentone.

VOTO 4 A INVERNO DEI FIORI DI MICHELE BRAVI. Bravo eh, ma sembra che Michele Bravi sia stato riesumato dal passato, da quando andavano di moda queste canzoni pop, il classico pop all’italiana tutto uguale. Capisco se lo fa Massimo Ranieri, ma hai 27 anni, sei giovane cazzo, su andiamo un po’ di verve.

VOTO 6 A TI AMO E NON LO SO DIRE DI NOEMI. Voto 6 perché sul brano ci hanno messo le mani Mahmood e DARDUST e si sente. Avrebbe potuto essere la solita Noemi, brava ma noiosa, e invece grazie loro è sempre brava ma un po’ meno noiosa.

7 A LETTERA DI LÀ DEL MARE DI MASSIMO RANIERI. Il brano racconta la storia di un viaggio che Rainieri ha fatto a 13 anni a bordo del transatlantico Cristoforo Colombo per andare in America. Sia la canzone che l’interpretazione sono super classiche e perfette. Un po’ datate forse per i tempi moderni, ma lui è un grande e cosa gli vuoi dire?

6,5 A CIAO CIAO DI LA RAPPRESENTANTE DI LISTA. Hai presente Gioca Jouer di Cecchetto? Ecco, qui si balla con le mani, con i piedi, con la testa, con il petto e con il cuore. Ciao ciao. Non sono impazzita è proprio la canzone che fa così. Un po’ anni ‘80, un po’ dance, un po’ trash. Decisamente una hit.

VOTO 7 A DOVE SI BALLA DI DARGEN D’AMICO. Geniale. Decisamente geniale. Atteggiamento un po’ scazzo, tunz tunz, ritornello figo e paraculo, parole azzeccatissime. Dargen poteva fare di più? Forse, ma ha spaccato. Dove si balla è già una delle hit del Festival.

VOTO 7 A INSUPERABILE DI RKOMI. Tra il look e la chitarra forse è un déjà vu. Rkomi poteva fare anche meglio dal punto di vista della performance e forse in Taxi Driver ci sono brani migliori. Ma Insuperabile è una di quelle canzoni che al primo ascolto dici mhhh e poi ti prendono e forse non ti mollano.

VOTO 3 A MIELE DI GIUSY FERRERI. L’unica cosa che ricorderemo della partecipazione di Giusy Ferreri al Festival sarà il megafono, già protagonista di diversi meme, accompagnato da una sola domanda: perché? Sembra una cassiera del supermercato. Giusy è incredibile: canta uguale in qualsiasi canzone, in qualsiasi featuring. Non cambia mai.

VOTO 7 A BRIVIDI DI MAHMOOD E BLANCO. Vinceranno loro? Così si dice, di sicuro sono i favoriti. La canzone è in perfetto stile Mahmood, ma Blanco ci sta alla perfezione. È quel giusto compromesso tra canzone seria per il Festival e canzone fresca che segue le mode del momento e che davvero può piacere a tutti.

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