La pagella delle uscite settimanali

8 a 68 (TILL THE END) di Ernia. Ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di muoversi agilmente tra diversi range e stili musicali. Dal rap più profondamente conscious al funk, dalla black music alla trap, innata è inoltre la sua attitudine al rap d’autore che l’artista propone in chiave contemporanea avvalendosi di produzioni originali e di testi mai scontati. L’intero progetto riflette la personalità di Ernia e la sua capacità di distinguersi all’interno della scena hip hop odierna. Dalle sfumature più clubbing di Phi e Il mondo Chico, sino agli elementi più funny di Mr. Bamboo, all’interno del nuovo lavoro non mancano i pezzi legati alla sfera conscious con la quale Ernia ha da sempre abituato il suo pubblico, riportando l’ascoltatore in una dimensione raccolta e di riflessione, appartiene a questo filone il brano Un sasso nella scarpa. L’unica nota dolente è il featuring di Chadia Rodriguez: CHE BISOGNO C’ERA DI INSERIRLA NEL DISCO?

9 a Booriana di En?gma. Il risultato dell’intero album è una fusione dei background musicali dei due musicisti: da un lato il cantautorato internazionale di Nick Cave e Tom Waits suggerito da Kaizèn, dall’altro il rock, il grunge e l’elettronica portati in dote da En?gma, dove poi la passione per le colonne sonore e per gli arrangiamenti orchestrali accomuna entrambi. Se è vero che il campionamento è una pratica tipica del mondo rap, in Booriana c’è la volontà di modernizzarlo spostando l’orizzonte dei sample dal mondo meramente black a quello dei suoni più contemporanei caratterizzati da strumenti come l’808 o tipici “sub”.

6 a ASIAN di Mike Lennon. Con ASIAN Mike Lennon vuole descrivere in maniera ironica e con un pizzico di satira quello che è lo stereotipo dell’asiatico percepito normalmente dalla comunità occidentale, rendendo quello che da piccolo era per lui motivo di derisione un aspetto chiave del suo progetto sia a livello visivo che sonoro.
Un tentativo il suo, denominato dai media e dalla community in rete “ASIAN RAP” di conciliare le due anime di Mike, quella orientale e quella occidentale, con lo scopo di avvicinare due comunità oggi più che mai vicine e contaminate una dall’altra e di accendere una luce su quella asiatica in Italia, non ancora rappresentata nel campo dei media e dell’arte nel nostro paese. Diciamo che è una mossa furba, molto furba, Mike Lennon è anche discretamente bravo, ma ascoltare intere canzoni con la l al posto della r diventa una tortura.

5 a Proteggimi di Laioung. Dopo averlo ascoltato l’unica cosa che pensi è proteggimi da sto strazio. Niente da dire sulle intenzioni, sulle emozioni e i ricordi che ha voluto condividere, ma il risultato è una lagna, una cantilena e comunque non è necessario straziarci con i vostri problemi, siamo ascoltatori non psicologi.

6 a Ricco di Giaime feat Vegas Jones. Ultimamente, nonostante Giaime sia molto bravo, stava rischiando di cadere nel loop di restare sempre uguale o seguire un unico filone. Anche in questo singolo le tematiche affrontate sono sempre le stesse, dal duo ci si aspettava un pezzo più energico e invece hanno ceduto alla melodia quasi melensa.

7 a O’nomm mi di Peppe Socks feat Speranza. Tra i singoli usciti questa settimana è l’unico che spicca per flow, beat e testo, in più il connubio tra i due artisti risulta molto ben amalgamato. Peppe Socks smorza la violenza vocale di Speranza e quest’ultimo dona forza alla melodia di Peppe Socks.

9 al video di C’est la vie di Achille Lauro. E poesia in musica, parole e immagini.

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