La pagella delle uscite settimanali

Dopo il boom di uscite di settimana scorsa, questa settimana è stata leggermente più blanda, a parte qualche singolo, infatti, la maggior parte delle uscite settimanali riguardano i video.

 

9 per Non voglio morire di Mostro. Questo di Mostro non è un singolo, ma una poesia, un inno alla vita, una lettera al futuro. Non voglio morire è un pezzo corto, ma intenso, profondo e struggente.

 

 

6 per Yeo di Canesecco. Dopo un lungo periodo di silenzio e un singolo uscito a settembre, Canesecco è tornato con Yeo, un pezzo che segue il trand dei suoi precenti a metà tra la happy wave e il rap più tradizionale, ma che tutto sommato non spicca in modo particolare.

 

 

8 per Finché fa giorno di Giaime. Giaime riesce sempre a creare singoli uno diverso dall’altro, a raccontare momenti intimi rendendoli leggeri, a parlare di sentimenti senza buttarci addosso pesi, con equilibrio unico reso ancora più perfetto dalle produzioni di Andry The Hitmaker. Anche i suoi video sono sempre dei mondi a parte, dei corti che colgono in pieno le emozioni che racconta nelle sue rime.

 

 

8 per 1000 Domande di Vegas Jones. C’è chi sostiene che Vegas sia il degno erede di Emis Killa e in parte è così, anche in Claro i due erano perfettamente settati insieme, ma il rapper di Cinisello ha una marcia in più. Anche in Mille Domande, infatti, riesce a mixare rap, ritornello melodico e una parte tutta da ballare il tutto accompagnato da un testo assolutamente non banale, come del resto lo sono tutti i suoi.

 

 

6 per Gabbiano/Moonrock di Dani Faiv e Lazza. Il video non è niente di che, il singolo di per sé segue perfettamente i trand di Gameboy Color e La La La La La, stesso flow e melodia molto simile. Ottima invece la strofa di Lazza che ha dimostrato ancora una volta di essere versatile e sapersi adattare a beat e stili diversi dal suo. Il singolo non è niente di che, non dice niente, ma sicuramente sarà una hit perché nei locali suona bene ed ha quella giusta leggerezza per fare da canzoncina.

 

 

5 per Groupie di Beba. Un pezzo assolutamente insapore e insignificante. Beba è brava, o meglio, sembra brava perché le rapper italiane si contano sulle dita di mezza mano.

 

 

5 per il video di Sciccherie di Madame. Un video minimal, scarno, che non risalta minimamente il singolo. La ragazza è molto brava e dotata sia a livello di flow che di scrittura, ma il pezzo a lungo andare stanca e suona noioso soprattutto ascoltandolo guardando un video così povero di immagini e racconto.

 

 

8 per Sirene di Speranza. Lui è il Gzuz italiano. Uno street rap autentico, cattivo, crudo, che va a colmare un vuoto che da troppi anni è presente nel rap italiano.

 

 

 

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